MILANO – Maxi blitz dei carabinieri contro il terrorismo di matrice islamica in Italia (clicca qui per leggere). Gli uomini Ros di Palermo hanno eseguito un fermo nei confronti di 15 persone accusate, oltre che di istigazione al terrorismo, di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Sette indagati sono però latitanti. Fra i fermati oltre a tunisini e marocchini anche due italiani. I militari, con il coordinamento della Dda, hanno fatto scattare il maxi blitz nelle province di Palermo, Trapani, Caltanissetta e Brescia. Fra le accuse ai fermati anche quella di contrabbando di tabacchi lavorati esteri ed esercizio abusivo di attività di intermediazione finanziaria. Per gli inquirenti l’organizzazione avrebbe rappresentato “una attuale e concreta minaccia alla sicurezza nazionale”. Con 2.500 euro era possibile raggiungere le coste trapanesi partendo dalla Tunisia a bordo di gommoni veloci. Questo il metodo usato dal gruppo criminale scoperto dai Ros.
La testimonianza
Fra i soggetti coinvolti nell’indagine uno ha deciso di parlare per evitare, ha riferito agli inquirenti, di un pericolo di ritrovarsi “un esercito di kamikaze in Italia”. L’uomo con le sue dichiarazioni ha fatto scoprire la banda raccontando dell’esistenza di un’organizzazione. Questa gestiva un traffico di esseri umani, contrabbandava tabacchi e aiutava ad espatriare soggetti ricercati in Tunisia. Uno degli indagati istigava al terrorismo e faceva apologia dello Stato islamico su Facebook: oltre a svolgere mansioni direttive dell’organizzazione criminale e a fare da cassiere, promuoveva messaggi dell’organizzazione terroristica “Daesh”.
Le reazioni
Soddisfazione per l’operazione dei carabinieri è stata espressa da parte dell’ assessore alla Sicurezza, Immigrazione e Polizia locale di Regione Lombardia, Riccardo De Corato. “Tra gli arrestati c’è anche un ventisettenne tunisino, ora in carcere a Brescia a Canton Mombello, da poco residente a Ome, sempre in provincia di Brescia, dopo anni vissuti a Palermo. Gli inquirenti contestano all’uomo un episodio di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina: ha aiutato una ragazza a trasferirsi in Inghilterra acquistando per lei biglietti aerei. E’ l’ennesima riprova del fatto che, se qualcuno ancora non se ne fosse accorto, tra immigrazione clandestina e terrorismo islamico c’è un filo conduttore”. Il ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini commentando l’operazione dei Ros ha colto l’occasione per ribadire la stretta sulla immigrazione: “Altro che farne sbarcare altri o andarli a prendere con barconi e aerei, stiamo lavorando per rimandarne a casa un bel po’. Scafisti e terroristi: a casa!!!”.
Laura Carcano