Tim, vigilia tesa in vista dell’assemblea: è giallo sul consiglio straordinario

Vivendi, pur in minoranza nel board, è l'azionista di maggioranza relativa con il 23,9% del capitale

Foto Vincenzo Livieri - LaPresse

MILANO – Si fa sempre più teso il percorso di avvicinamento all’assemblea dei soci di Tim fissata per venerdì. Secondo quanto trapelato da diverse fonti, il Consiglio di Tim avrebbe dovuto tornare a convocarsi giovedì in una riunione straordinaria nella quale si sarebbe dovuto discutere anche della nuova lettera inviata da Vivendi a Consob per segnalare problemi nella gestione del Consiglio da parte del presidente Fulvio Conti e di alcune mosse del fondo Elliott.

Tim, ancora scontro tra Elliott e Vivendi

Ma in extremis lo stesso Conti è riuscito a rinviare a dopo l’assemblea il cda straordinario, con l’obiettivo, come si apprende, di evitare nuove contrapposizioni e nuovi veleni. E di ristabilire un clima meno acceso. L’obiettivo di Vivendi in assemblea resta comunque quello di sostituire i cinque consiglieri in quota Elliott. E di ciò ha investito direttamente sindaci e Consob cui ha chiesto nei giorni scorsi di “esercitare i rispettivi poteri” per far luce sulla composizione del Consiglio.

Il ruolo del presidente Fulvio Conti

In particolare il gruppo francese continua a riproporre una serie di questioni, ricordando come i sindaci di Tim hanno riconosciuto che il presidente di Telecom Italia Conti, eletto nella lista Elliott, non avrebbe fornito le stesse informazioni a tutti i consiglieri nel medesimo momento.

Il licenziamento di Genish

Vivendi ha poi chiesto in particolare a collegio sindacale e Consob di andare a fondo sulla riunione che ha portato al licenziamento di Amos Genish, l’ex a.d. del gruppo, cui avrebbero preso parte i consiglieri di Elliott. E anche sugli incontri tra Conti e “i rappresentanti di almeno un azionista di minoranza avvenuto il 12 novembre 2018”.

Vivendi è l’azionista di maggioranza

Va ricordato che Vivendi, pur in minoranza nel board, è l’azionista di maggioranza relativa con il 23,9% del capitale di Tim. Mentre Elliott detiene il 9,5%. Evitato lo scontro frontale in un Cda che avrebbe diffuso nuovi veleni, l’appuntamento con l’assemblea resta comunque aperto a molti scenari.

(AWE/LaPresse)

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