Palermo (LaPresse) – Il nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza di Palermo ed il R.O.S. dei carabinieri stanno eseguendo un provvedimento di sequestro di beni e disponibilità finanziarie per oltre 60 milioni di euro nei confronti di Giovanni Savalle. E’ un esperto fiscale-tributario ed imprenditore operante nel settore alberghiero ed immobiliare. L’uomo è considerato vicino al latitante Matteo Messina Denaro. I dettagli dell’operazione saranno poi descritti nel corso di un incontro con i rappresentanti della stampa. Si terrà presso il comando provinciale della guardia di finanza di Palermo alle ore 10.30.
Lo scorso 6 luglio la Dia di Trapani ha concretizzato l’arresto di un altro imprenditore, ritenuto vicino al boss latitante Matteo Messina Denaro
La Dia di Trapani ha arrestato l’imprenditore edile Nicolò Clemente, 50 anni. E’ ritenuto infatti responsabile di associazione a delinquere di stampo mafioso. Ed ha sequestrato le società Calcestruzzi Castelvetrano e Clemente Costruzioni, a lui riconducibili, entrambe con sede a Castelvetrano (TP). L’operazione dunque si inserisce nell’ambito delle attività investigative condotte dalla Dia, sotto la direzione della Dda di Palermo, per disarticolare la rete dei consociati mafiosi più ‘vicini’ al boss latitante Matteo Messina Denaro, attraverso l’individuazione e l’eliminazione dal mercato delle imprese mafiose che costituiscono le principali fonti di approvvigionamento finanziario dell’organizzazione mafiosa castelvetranese.