Venezuela, rapito e poi ucciso un imprenditore di origine italiana

Gli assassini sono già stati individuati dalla polizia che ha utilizzato un elicottero per rintracciarli

©LAPRESSE 07-01-2003, CARACAS, VENEZUELA ESTERO SOLDATI DELLA GUARDIA NAZIONALE TENGONO SOTTO CONTROLLO I MANIFESTANTI DURANTE UNA PROTESTA CONTRO IL PRESIDENTE VENEZUELANO HUGO CHAVEZ

Milano (LaPresse) – Un uomo d’affari di origine italiana, Elio José Simonelli Datellis, 50enne proprietario dei capannoni Nestlè ad Aragua, è stato trovato morto all’interno del suo camioncino nel comune di Francisco Linares Alcantara, in Venezuela, dopo essere stato rapito. Lo riporta il sito di notizie venezuelano El Universal. Gli assassini sono già stati individuati dalla polizia che ha utilizzato un elicottero per rintracciarli. Secondo alcune fonti i criminali sono rimasti uccisi in uno scontro a fuoco con le forze dell’ordone. Secondo il giornalista Roman Camacho l’uomo era stato rapito mercoledì mattina alle otto mentre si recava nel suo laboratorio di San Augustin.

Un altro imprenditore italiano era stato trovato morto il 4 aprile

E’ stato trovato in Venezuela il cadavere dell’italiano che era stato dichiarato scomparso giorni fa, il 60enne Umberto Micalizzi. Il suo corpo è stato rinvenuto il 2 aprile in stato di decomposizione in una fossa lungo la strada Caucagua-Guatopo. Sono state rilevate ferite d’arma da fuoco, ha riferito la testata online Venezuela al Dia. L’uomo era stato visto l’ultima volta nello Stato di Miranda, a bordo della sua motocicletta BMW, che non è stata invece ritrovata. Quattro persone sono state fermate dal Comando nazionale antiestorsione e sequestri (Conas), hanno età comprese fra i 22 anni e i 55 anni e sono sospettate dell’omicidio dell’italiano.

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