Palermo, tangenti e vilipendio di cadaveri al cimitero: 10 misure cautelari

Ripetuti episodi di corruzione sarebbero stati commessi da imprenditori locali del settore delle onoranze funebri e cittadini nel cimitero di Bagheria

Palermo (LaPresse) – Alle prime luci dell’alba, i carabinieri di Bagheria (Palermo) hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia di applicazione di misure cautelari coercitive, emessa dal gip di Termini Imerese, nei confronti di 10 persone. Sono ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere, corruzione per esercizio della funzione. Corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, corruzione di persona incaricata di un pubblico servizio, abuso d’ufficio, violazione di sepolcro, vilipendio di cadavere, occultamento di cadavere, distruzione, soppressione o sottrazione di cadavere. Ed anche falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico, nonché violazione degli obblighi inerenti alla sorveglianza speciale.

Ripetuti episodi di corruzione sarebbero stati commessi da imprenditori locali del settore delle onoranze funebri e cittadini nel cimitero di Bagheria

L’operazione, denominata ‘Caronte’ e condotta da maggio 2017 ad aprile 2018, ha consentito di appurare l’esistenza di un’associazione per delinquere attiva nel cimitero comunale di Bagheria. Il gruppo avrebbe controllato l’andamento delle estumulazioni e tumulazioni. Ripetuti episodi di corruzione sarebbero stati commessi da imprenditori locali del settore delle onoranze funebri e cittadini. In favore dei dipendenti cimiteriali (appartenenti all’associazione). Per ottenere una rapida tumulazione delle salme, indipendentemente dall’ordine cronologico di ingresso al cimitero. In queste circostanze numerosi loculi sarebbero stati ‘liberati’ per fare spazio alle salme ‘segnalate’. Inoltre è emerso che due soggetti riconducibili alla famiglia mafiosa di Bagheria, avrebbero violato la sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno. Per incontrarsi con altri esponenti mafiosi anche all’interno di una delle principali agenzia funebre del posto.

Durante le indagini sono emersi elementi a carico di altre 34 persone, tra cui due funzionari del servizio cimiteriale del Comune di Bagheria, impresari funebri e cittadini, responsabili, a vario titolo, di corruzione, favoreggiamento personale, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici e falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico. Nell’operazione sono stati impegnati circa 80 carabinieri del provinciale di Palermo e un elicottero del 9° nucleo elicotteri della città.

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