MILANO – Il ‘cold case’ di Samira Sbiaa, scomparsa dal 2002 nel torinese, registra una novità. Anche se per gli investigatori è prematuro parlare di una vera svolta sul caso.
Il ritrovamento nel giardino dell’abitazione
I carabinieri a Settimo Torinese hanno trovato alcune ossa nel giardino dell’abitazione di Salvatore Caruso, l’uomo indagato dalla Procura di Ivrea per l’omicidio della moglie, Samira Sbiaa. Chi segue le indagini invita alla cautela perché non è del tutto certo se si tratti di resti umani o meno.
Samira oggi avrebbe 49 anni
In particolare, gli accertamenti con il georadar avrebbero evidenziato alcune zone del giardino e del cortile dove potrebbero essere state sepolte delle ossa. I militari stanno compiendo gli accertamenti del caso per capire se si possa trattare veramente di resti umani e, in particolare, di quelli di Samira, che oggi avrebbe 49 anni.
Indagini in corso, domani l’esame del dna
Sul posto, oltre alla Sis, sezione investigazioni scientifiche del comando provinciale carabinieri di Torino, si è recato in queste ore il procuratore capo di Ivrea Giuseppe Ferrando, che domani dovrebbe dare l’incarico per l’esame del Dna. Col magistrato, nel luogo del ritrovamento delle ossa, anche il comandante provinciale dei carabinieri di Torino Francesco Rizzo.
I sospetti ricadono sul marito
Gli scavi continueranno anche nelle prossime ore. L’attività mira a ripulire da ogni ingombro l’area della palazzina vicina al centro storico settimese. L’uomo indagato ha sempre negato di aver fatto del male alla moglie. Fu la famiglia di Samira dal Marocco, 17 ani fa, a denunciare la scomparsa della donna che allora aveva 32 anni.
(LaPresse/di Laura Carcano)