Notre-Dame è danneggiata ma salva. Macron: “La ricostruiremo in 5 anni”

Continua intanto l'ondata di solidarietà internazionale: da Vladimir Putin a Donald Trump a Theresa May

in foto Emmanuel Macron

PARIGI“Ricostruiremo la cattedrale di Notre-Dame entro cinque anni, ancora più bella”. Emmanuel Macron, all’indomani dell’incendio che ha divorato Notre-Dame, sceglie la prima serata, alle 20, per un accorato discorso tv alla nazione. Un discorso in cui ribadisce la promessa già fatta lunedì sera. Quando dopo essersi recato di persona a vedere la cattedrale ancora in fiamme aveva assicurato: “Ricostruiremo Notre-Dame tutti insieme”.

La promessa di Macron al popolo francese

Dopo quella promessa è cominciata una gara di solidarietà, in cui marchi del lusso e brand noti stanno mettendo a disposizione centinaia di milioni di euro. Ma bisogna anche individuare delle proposte. Per questo a Matignon si è tenuta martedì mattina la riunione di alcuni ministri, presieduta dal premier Edouarde Philippe, e anche il Consiglio dei ministri di mercoledì sarà interamente dedicato a Notre-Dame.

La ricostruzione di Notre-Dame è la priorità del governo

Una volta spento l’incendio che ha divorato per ore la cattedrale, dunque, si guarda alla ricostruzione. Ma non solo. Si indaga sulle cause per capire cosa non abbia funzionato, si fa la conta dei danni e si corre ai ripari per le opere d’arte salvate. Macron ha al momento sospeso gli annunci che doveva fare lunedì sera per rispondere alla contestazione dei gilet gialli. “Tornerò da voi nei prossimi giorni”, ha promesso Macron nel suo intervento tv. E i partiti hanno cominciato una “tregua” nella campagna elettorale in vista delle europee di maggio.

La pista privilegiata dalla 50ina di inquirenti al lavoro è quella accidentale: “niente va nella direzione di un atto volontario”, ha spiegato il procuratore di Parigi, Rémy Heitz. Sono cominciati gli interrogatori degli operai che lavoravano nel cantiere di restauro a cui si pensa che sia legato l’incendio.

Le fiamme hanno distrutto la guglia della cattedrale

“Erano cinque le imprese attive sul sito” e “sono una quindicina gli interrogati”, ha riferito il procuratore. Spiegando che resta da chiarire perché i soccorsi siano scattati al secondo allarme. “C’è stato un primo allarme alle 18.20, seguito da una procedura di accertamento, ma non è stato constatato alcun principio di incendio”. E poi “c’è stato un secondo allarme alle 18.43 e in quel caso è stato constatato un incendio a livello della struttura di legno che sosteneva il tetto. Intanto, la chiesa era stata evacuata perché poco prima era cominciata una messa”.

Dal canto suo uno dei responsabili dei lavori, Julien Le Bras di Europe Échafaudage, ha detto ai microfoni di Bfmtv che tutte le procedure di sicurezza nel cantiere di Notre-Dame “sono state rispettate”.

La messa in sicurezza

La sintesi della situazione, per usare le parole del sottosegretario all’Interno Laurent Nunez, è questa: la struttura “tiene bene” ma “sono state identificate alcune vulnerabilità”, “in particolare a livello della volta e di un timpano del transetto nord, che devono essere messi in sicurezza”.

Sono andati persi la guglia e gran parte del tetto di legno, ma la struttura portante e le due torri sono salve. Per quanto riguarda l’interno, invece, i dipinti verranno portati al Louvre per il restauro, a partire da venerdì. Sono stati danneggiati soprattutto dal fumo, non dalle fiamme, ha spiegato il ministro della Cultura Franck Riester. Quanto al grande organo, “non è stato bruciato” nell’incendio ma la sua struttura potrebbe soffrire di danni provocati dal rogo.

La ‘veglia’ del popolo francese

Per tutta la giornata centinaia di parigini e turisti hanno continuato ad avvicendarsi davanti al celebre monumento, il più visitato d’Europa, ormai amputato della celebre guglia. Sono state risparmiate allo spettacolare incendio invece le due torri della facciata. Circa 400 vigili del fuoco hanno lottato contro le fiamme per 15 ore, ma il salvataggio dell’edificio di 800 anni si è giocato in “un quarto d’ora, forse mezz’ora”, ha spiegato il sottosegretario Nunez.

Gli occhi di tutto il mondo su Notre-Dame

Continua intanto l’ondata di solidarietà internazionale: da Vladimir Putin a Donald Trump a Theresa May. Martedì alle 18.43 ora di Parigi le campagne dell’abbazia di Westminster hanno suonato in solidarietà con la Francia e i francesi. E la premier britannica ha annunciato anche che giovedì risuoneranno pure le campane di tutte le chiese e cattedrali dell’Inghilterra. Mercoledì, invece, saranno le campane di tutte le cattedrali di Francia a suonare in contemporanea nell’ora dell’inizio dell’incendio a Notre-Dame.

(LaPresse/AFP)

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