Torino, maxi sequestro di mascherine e di altri dispositivi

Operazione della Guardia di Finanza

Mascherine (Foto Claudio Furlan - LaPresse)

TORINO – Dovevano servire per aiutare la popolazione italiana durante l’emergenza Coronavirus. Invece, centinaia di medicinali arrivati dalla Cina erano nascosti nei magazzini di una società piemontese. È quanto ha scoperto la guardia di finanza di Torino al termine di un’operazione che ha portato alla denuncia di due persone e al sequestro di migliaia tra mascherine e medicinali. Una vera e propria ‘montagna’ di dispositivi medici non conformi tutti importati illecitamente e successivamente commercializzati in tutta Italia. Il giro d’affari stimato è di 5 milioni di euro.

La base a Torino, nel quartiere di Porta Palazzo, dove aveva sede la società per azioni, amministrata da un cittadino cinese cinquantacinquenne, residente nel capoluogo piemontese, dominus del sistema truffaldino. La sua società si ramificava su buona parte del territorio nazionale. Grazie anche alle quattro unità locali di Novi Ligure (Aessandria), Cessalto (Treviso), Rozzano (Milano) e Rignano sull’Arno (Firenze), tutte da poco perquisite dai finanzieri.

(LaPresse)

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