TORINO – Quattro arresti all’alba. In manette alcuni militanti di estrema destra. In un garage avevano prodotto la ricina, un’ arma chimica capace di uccidere all’istante a contatto con la pelle. Il tutto per punire un rivale in amore.
Si tratta di un veleno così pericoloso da essere stato trovato nei laboratori sotterranei di Baghdad dopo la destituzione di Saddam nell’ambito dell’arsenale chimico segretamente custodito. La sostanza doveva servire per punire un rivale in amore.
L’area di estrema destra
Sono quattro i giovani – di età compresa tra i 20 e i 24 anni – che gravitano nell’area di estrema destra, Casapound e Blocco studentesco, che i carabinieri del reparto anticrimine di Torino hanno arrestato all’alba a conclusione di una indagine coordinata dal pm Manuela Pedrotta. Nei piani dei quattro era previsto che la ricina fosse affidata a un ragazzino di 11 anni che con un’arma giocattolo avrebbe dovuto colpire la vittima designata.
L’intervento dei carabinieri
I carabinieri erano sulle tracce di uno di loro, che vive nell’astigiano. Era stato individuato per aver comprato su internet i pezzi stampati in 3d per montare una pistola modello ‘liberator’. Durante una perquisizione gli investigatori hanno trovato in un frigorifero un’arma ben più potente, la ricina, e una serie di macchinari utili a estrarre la sostanza dai semi di ricino acquistati sul web.
Due dei quattro arrestati avevano già tentato di utilizzarla lo scorso autunno durante una serata al circolo Asso di bastoni, diluendola in un cocktail da far bere alla vittima. Ma l’operazione non era andata a buon fine.
L’accusa
Nei loro confronti è partita l’accusa di tentato omicidio aggravato e continuato e produzione e detenzione di aggressivo chimico.(