Toscana, Rossi: bene figlia donna rapita che si dissocia da insulti razzisti

"Siamo vicini alla signora che questa notte ha subito una rapina nella sua abitazione a Firenze e alla sua famiglia. Apprezziamo le parole della figlia che in un post su Facebook si dissocia da insulti razzisti e parole d'odio e chiede il rispetto della legalità".

Foto: Iacopo Giannini/LaPresse Massa

Firenze, 28 giu. (LaPresse) – “Siamo vicini alla signora che questa notte ha subito una rapina nella sua abitazione a Firenze e alla sua famiglia. Apprezziamo le parole della figlia che in un post su Facebook si dissocia da insulti razzisti e parole d’odio e chiede il rispetto della legalità”. Così il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, risponde al post nel quale la figlia della signora rapinata ieri notte a Firenze si dissocia dai commenti razzisti che strumentalizzano le sue parole. “Come ha ricordato in audizione al Parlamento il prefetto Gabrielli -prosegue il governatore – l’organico di polizia in tutto il Paese è carente e l’età media degli agenti non è congeniale a svolgere al meglio i compiti di controllo del territorio. Mancano cento agenti solo a Firenze e 20 mila almeno in tutta Italia.Per svolgere l’attività di presidio delle strade e dei quartieri nel modo più efficace possibile è necessario l’impegno e l’azione del Ministero dell’Interno, in particolare di chi ne è massimo responsabile, che deve procedere all’assunzione dei poliziotti che mancano”.

sottolinea ancora il presidente

“Per parte nostra nonostante le competenze della Regioni in materia siano molto limitate, abbiamo deciso di fare la nostra parte. In questi anni abbiamo messo in campo molte misure, dalla videosorveglianza all’animazione commerciale e culturale dei quartieri, dalla riqualificazione urbanistica alla formazione degli agenti. E oggi abbiamo presentato nuove iniziative. Per i prossimi tre anni la Regione sosterrà le spese dei Comuni per gli stipendi di ottanta nuovi agenti che saranno assunti per svolgere funzioni di vigile di quartiere. Inoltre aumenteremo i controlli sui treni regionali attraverso l’impiego di guardie giurate”. “La sicurezza è un diritto dei cittadini e va garantita agendo con determinazione e razionalità. Non serve né strumentalizzare né soffiare sul fuoco delle paure”, conclude Rossi.

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