Roma, 68enne centrato e ucciso in sala d’attesa dal medico: il colpo partito dalla pistola di una guardia giurata

Per Gaetano Randazzo non c'è stato nulla da fare. Il 40enne Fabian Manzo arrestato con l'accusa di omicidio colposo

Tragedia in uno studio medico in Via Palmiro Togliatti a Roma
Foto Vincenzo Livieri - LaPresse

ROMA – Una tragedia immane, una fine assurda. E’ così che si può riassumere la vicenda che ha visto la morte di un 68enne in uno studio medico nella periferia est di Roma, in via Palmiro Togliatti. Gaetano Randazzo è stato centrato da un proiettile partito, forse accidentalmente, dalla pistola di una guardia giurata che si trovava in un’altra stanza. Il 40enne Fabian Manzo, per il momento, è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di omicidio colposo.

La dinamica della tragedia

Secondo una prima ricostruzione operata dagli investigatori, la guardia giurata si trovava nello studio medico per una visita legata al rinnovo del porto d’armi. Una routine, quindi, spezzata – probabilmente – da un evento inatteso e tragico. Nel momento in cui il 40enne avrebbe preso la pistola, forse per mostrarla al dottore, il proiettile è stato esploso. Attraversando il muro di cartongesso e perforandolo, il colpo ha centrato in pieno il 68enne che si trovava in sala d’attesa. L’uomo si accasciato al suolo ed è morto in una manciata di secondi, senza nemmeno il tempo di poter avvisare i soccorsi. Sotto choc i pazienti che si trovavano nella sala in quel momento, così come la guardia giurata e i medici. Tutti sono stati sentiti dai militari dell’Arma del Nucleo investigativo di Roma, supportati da quelli della Compagnia di Montesacro, per cercare di riformulare un quadro più delineato della vicenda.

Le indagini e la posizione della guardia giurata

Per il momento, il 40enne Manzo resta in stato d’arresto con l’accusa di omicidio colposo. Gli inquirenti dovranno valutare se nel comportamento della guardia giurata ci sia stata imprudenza e, in generale, una scarsa attenzione nel maneggiare l’arma dalla quale è partito il colpo. Gli uomini della Benemerita, in queste ore, stanno prendendo visione anche delle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza presenti nello studio medico. L’occhio elettronico potrebbe fornire elementi importanti per ricostruire con esattezza la dinamica della tragedia.

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