Trentino, da albergatori a maestri di sci: formazione per un turismo inclusivo

"L'obiettivo del provvedimento è arrivare a un sistema turistico trentino certificato per l'integrazione e l'inclusività"

Foto: Cornelius Poppe LaPresse

TRENTO – “L’obiettivo del provvedimento è arrivare a un sistema turistico trentino certificato per l’integrazione e l’inclusività. Con corsi di formazione professionale per tutti gli attori della filiera: dai gestori delle attività ricettive ai maestri di sci”. Così Alessia Ambrosi, consigliera di Fratelli d’Italia in Provincia di Trento, promotrice di un disegno di legge che regolamenti e apra tutto il territorio a un turismo senza barriere. Dagli atti amministrativi ai fatti, il Trentino corre: le condizioni legislative ci sono e qualcosa di concreto si sta già muovendo come l’accessibilità totale del percorso che si snoda tutt’attorno al lago alpino di Nambino. Prove tecniche di un turismo inclusivo e diffuso che trova consensi politici trasversali. Il banco di prova saranno le Olimpiadi e Paralimpiadi invernali del 2026. “Il disciplinare che è stato realizzato garantisce l’accessibilità senza barriere agli eventi – precisa Ambrosi -. Da qui all’appuntamento con i Giochi la strada è lunga: con il disegno di legge vorrei si aprisse già dalla prossima stagione a un turismo che preveda sentieri di incontro tra normodotati e persone con difficoltà. La montagna ha questo spirito e dobbiamo evidenziarlo. Promuovere un territorio significa pensare alle esigenze di tutti. Il nostro sistema ha già dato prova di non lasciare indietro nessuno, la pandemia lo ha dimostrato. Ora è tempo di guardare oltre e offrire certezze a un mondo della disabilità che, in fatto di scelta di mete vacanziere, è costretto a districarsi tra promozioni spesso non veritiere”.

(LaPresse)

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