Trento, arrestati 7 anarco-insurrezionalisti

Sono accusati di aver commesso numerosi attentati esplosivi tra il 2017 e il 2019

Foto LaPresse - Matteo Corner

TRENTO – Dalle prime ore di oggi, gli uomini della Polizia di Stato di Trento e della direzione centrale della polizia di prevenzione insieme ai carabinieri del Ros del comando provinciale di Trento stanno eseguendo una misura cautelare nei confronti di 7 anarco-insurrezionalisti accusati di aver commesso numerosi attentati esplosivi tra il 2017 e il 2019.

Le indagini hanno quindi accertato l’esistenza di una organizzazione terroristica di matrice anarchica, responsabile di numerosi attentati, tra cui anche l’ordigno esplosivo alla sede della Lega di Ala (Trento) del 13 ottobre 2018.

Sono ancora in corso numerose perquisizioni presso i domicili degli indagati e di persone ritenute contigue all’associazione.

I dettagli dell’operazione saranno illustrati poi in una conferenza stampa che si terrà a Roma, alle ore 15.00, presso la Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo.

A dicembre arrestati 9 antagonisti per le occupazioni Aler a Giambelino

Assegnavano alloggi popolari. Mappando le case sfitte e gestendo le occupazioni abusive del quartiere. Non secondo graduatoria ma sostituendosi ad Aler, l’Azienda lombarda di edilizia residenziale. Queste le accuse mosse dalla procura di Milano al Comitato abitanti Giambellino-Lorenteggio. Sono 9 gli arrestati finiti ai domiciliari, tra cui uno studente di filosofia, e 75 gli indagati. Per il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, si tratta di “criminali”.

Dovranno rispondere quindi di associazione per delinquere e resistenza a pubblico ufficiale. Gli antagonisti si difendono: “La casa è un diritto. Qui lo Stato non esiste”. Secondo il procuratore Alberto Nobili “non si tratta di Robin Hood”, ma di un sistema “ipocrita”. E c’è stato un colpo di scena. Il nono destinatario dell’ordinanza, sfuggito al blitz e per questo ricercato dai carabinieri, si è presentato alla conferenza stampa indetta dal Comitato abitanti. Annunciando davanti alle telecamere che si sarebbe costituito.

(LaPresse)

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