Truffa all’Inps, altri guai per Gedi

La Verità pubblica le intercettazioni, un ex poligrafico al Fatto: ho la pensione bloccata

TORINO – Tempi duri per l’editoria “blasonata”. In questi giorni il “Fatto quotidiano” di Marco Travaglio e il quotidiano “La Verità” di Maurizio Belpietro hanno pubblicato interessanti novità sull’inchiesta per truffa all’Inps che vede coinvolti alcuni dirigenti del gruppo Gedi, che edita il quotidiano “La Repubblica” e il settimanale “L’Espresso”, all’epoca dei fatti contestati controllato dalla famiglia di Carlo De Benedetti e oggi nelle mani degli Agnelli/Elkann. Si tratta, in particolare, dell’ex amministratore delegato Monica Mondardini (nel tondo), che oggi è ad del gruppo Cir, la holding dei De Benedetti, del capo delle risorse umane Gedi Roberto Moro e del direttore generale della divisione Stampa Nazionale Corrado Corradi. L’inchiesta è incentrata sulla ipotesi di manovre finalizzate ad “alleggerire” i bilanci dei costi per il personale. La Verità, con un articolo firmato da Giacomo Amadori e François De Tonquédec, riporta alcuni stralci delle intercettazioni che sono state allegate dalla procura agli atti dell’inchiesta. Ci sono anche frasi che la Mondardini avrebbe pronunciato nel luglio del 2018, a tavola, al ristorante da Orazio a Caracalla, in presenza di Corradi, Moro e dell’ex direttore de La Repubblica Ezio Mauro, non indagato nel procedimento. Dalle parole della Mondardini, in particolare, emerge l’apprensione per il fatto di poter essere intercettata. Possibile che tale timore sia basato sulle perquisizioni che c’erano state nel marzo di quell’anno, in occasione delle quali gli indagati erano venuti a conoscenza delle indagini in corso. Dalla conversazione, inoltre, emergerebbe che la stessa era convinta del fatto che le indagini non sarebbero andate avanti per ragioni ideologiche e politiche. Ragioni che avrebbero impedito al procuratore di procedere con azioni giudiziarie che avrebbero potuto comportare la revoca delle pensioni per gli ex dipendenti prepensionati.
Il Fatto Quotidiano, invece, con un articolo firmato da Marco Grasso, ha raccolto la testimonianza di un ex dipendente del quotidiano La Repubblica, il quale afferma che l’Inps gli ha già bloccato la pensione e gli ha chiesto la restituzione di oltre 300mila euro.
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