L’intervista. Rubano: “Ci batteremo per un Sud più forte”

Parla il capogruppo azzurro in commissione Finanze alla Camera

NAPOLI – Le forze di governo sono alle prese con la crisi energetica, con il caro bollette e la questione migranti che ha già provocato scossoni in Europa, ma anche con le beghe interne come nel caso di Forza Italia che in Campania sta proponendo una nuova classe dirigente generando malumori nei vecchi big. A parlarne con Cronache è il capogruppo azzurro in commissione Finanze alla Camera Francesco Maria Rubano.

Onorevole, primi passi del governo di centrodestra, la priorità resta quella di dare respiro alle famiglie e alle imprese messe in ginocchio dal caro bollette e dalla crisi energetica. Come farlo e con quale tempistica?

Affrontare il caro bollette in questo momento è sicuramente la nostra priorità. Molte famiglie sono costrette a scegliere se fare la spesa o pagare le bollette, le aziende sono in difficoltà, alcune hanno chiuso, tante altre sono a rischio. Abbiamo già messo in campo alcune misure importanti, come la proroga del taglio delle accise sui carburanti, la conferma del credito di imposta, la rateizzazione delle bollette. La manovra 2023 è incentrata, com’è giusto, sull’emergenza energetica e con il cosiddetto decreto aiuti-quater, approvato lo scorso 10 novembre in Consiglio dei ministri, sono stati stanziati i primi 9,1 miliardi destinati prevalentemente a dare un supporto alle famiglie e alle imprese che si trovano in grande difficoltà. Anche il decreto Aiuti-ter, approvato in questi giorni alla Camera, prevede altri aiuti per il sostegno dell’economia italiana. Insomma, siamo al lavoro per arginare questa crisi terribile ma anche, e soprattutto, per permettere all’Italia di ripartire.

Altro tema caldo è relativo all’autonomia differenziata. Molti parlano dell’ennesimo provvedimento ai danni del Sud. Crede che siano timori infondati? Quale sarà il vostro contributo per evitarlo?

Il tema dell’autonomia differenziata era contenuto nell’accordo quadro di programma sottoscritto dai leader di centrodestra e anche il programma di Forza Italia prevede l’attuazione di un modello di federalismo responsabile. È chiaro che l’autonomia differenziata non deve penalizzare alcuna regione. Non può rappresentare un vantaggio solo per le regioni del Nord, ma deve avere ricadute positive per l’intero Paese, senza accentuare divari, purtroppo, già esistenti. Su questo Forza Italia ha una linea ben precisa, e saremo fermi nel garantire la difesa del Mezzogiorno, come abbiamo sempre fatto. Non possono e non devono esistere ‘due Italie’, anzi dobbiamo batterci per superare finalmente il gap tra Nord e Sud, che danneggia l’economia di tutto il Paese.

Lei è stato scelto come capogruppo in commissione Finanze, su che tipo di provvedimenti crede dobbiate concentrarvi vista la fase delicata che attraversa il Paese?

Dobbiamo mettere in campo interventi strutturali e strategici in grado di agevolare la ripresa economica. La priorità, sicuramente, va data alle misure per la crescita, a partire del taglio del cuneo fiscale e contributivo, ed è necessario mettere in atto una spending review che sia davvero incisiva e permetta di recuperare ulteriori risorse da destinare al taglio delle tasse. Sono tanti i provvedimenti che vogliamo portare avanti: la flat tax, il taglio dell’IVA al 5% per i prodotti primari, la riduzione delle imposte sui premi di produttività, per citarne solo alcuni. Non dimentichiamoci, poi, che dal 1 gennaio entreranno in vigore plastic tax e sugar tax, due imposte che impatteranno direttamente sul consumatore. Per noi, devono essere cancellate. Ora ci attende la grande sfida della manovra di bilancio: Forza Italia farà sentire la propria voce nel pieno interesse dei cittadini e delle imprese.

Rispetto agli incarichi ottenuti dagli azzurri campani tra le fila del governo, ci sono state non poche polemiche interne nelle scorse settimane. Crede che il fatto che abbiano scelto lei possa essere anche un modo per smorzare i toni?

Siamo una squadra. Nuova e radicata. Siamo stati scelti tutti e il bello deve ancora venire.

I malumori interni a Fi in Campania ne mettono a rischio la tenuta? Qualcuno parla di un imminente addio al partito di esponenti come Caldoro e Grimaldi, le risulta?

Caldoro aveva anticipato con un tweet il suo addio, forse Elon Musk lo ha bloccato. Sinceramente penso che il Sud sarà protagonista nel nuovo governo quindi la polemica è archiviata.

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