Trump e Kim si stringono la mano e firmano un documento congiunto. Si lavora alla denuclearizzazione, è la fine della guerra di Corea

Incontro a Singapore e feeling tra i leader di Stati Uniti e Corea del Nord. Si gettano le basi per la fine di un conflitto iniziato nel 1950

AFP PHOTO / SAUL LOEB

SINGAPORE – Storica stretta di mano tra il presidente americano Donald Trump e il leader della Corea del Nord, Kim Jong-un. E’ avvenuto a Singapore, in un albergo di lusso sull’isola di Sentosa che ospita un summit blindato e senza precedenti. “E’ l’inizio di una relazione meravigliosa tra i nostri Paesi”, ha detto l’inquilino della Casa Bianca. Poi i due si sono seduti assieme per avviare i colloqui e firmare un documento congiunto.

Superare le divergenze

Non basta una stretta di mano per cambiare decenni di contrapposizioni. Ma è certamente un primo passo. Kim sembra avere intenzione, stando alle sue parole, di avviare davvero un percorso nuovo. “Non è stato facile essere qui – ha ammesso – Il passato è stato come avere catene ai piedi e i vecchi pregiudizi e le vecchie pratiche hanno fatto da ostacoli nella via davanti a noi, ma abbiamo superato tutto queste e oggi lavoriamo insieme”, ha detto il leader nordcoreano. “E’ vero”, ha detto Trump annuendo e facendo segno di ok. Quaranta minuti con i soli intepreti, poi il tavolo con i consiglieri di alto rango.

L’invito alla Casa Bianca

Dopo una colazione a base di cocktail di gamberi, merluzzo stufato alla soia, gelato alla vaniglia, e convenevoli vari, i due leader hanno cominciato a mettere sul tavolo i temi più importanti del loro confronto per avvicinarsi alla firma di un documento congiunto. Nelle prossime ore si conoscerà il contenuto della dichiarazione. Trump ha definito l’incontro “positivo, davvero positivo, penso migliore di quanto chiunque potesse aspettarsi, il massimo. Ci incontreremo spesso – ha detto dopo aver mostrato a Kim l’interno di ‘The Beast’, la sua limousine blindata – E’ un uomo molto talentuoso, che ama molto il suo Paese”. Il leader della Corea del Nord ha ringraziato e ha aggiunto: “Il mondo vedrà il cambiamento”. Gettate, così, le basi delle denuclearizzazione del Paese asiatico che nei mesi scorsi aveva preoccupato la comunità internazionale con i suoi test.

Una pace da firmare

Euforica la Borsa americana per l’esito dei colloqui. Entusiasta la Cina che ha tessuto la tela che ha portato ai colloqui: “Oggi, il fatto che i più alti dirigenti dei due Paesi si siano seduti fianco a fianco per colloqui da pari a pari ha un senso importante e costituisce l’inizio di una nuova storia”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi. “Siamo molto felici, si tratta di un obiettivo in cui abbiamo sperato e per cui abbiamo lavorato”. Dopo l’incontro tra Kim e il leader sudcoreano Moon Jae-in, la stretta di mano con Trump a Singapore. Si spera sia la fine di una guerra cominciata nel 1950. Sul 48esimo parallelo è in vigore un armistizio dal quale il Nord si è ritirato unilateralmente nel 2009. Ora c’è da firmare la pace.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome