ISTANBUL – La crisi economica turca si fa sempre più nera. La valuta di Ankara sprofonda, mandando in tilt i mercati europei, e gli aumenti dei dazi nei confronti della Turchia decisi dall’amministrazione Trump non alleviano le criticità finanziarie del paese.
Trump raddoppia i dazi su acciaio e alluminio
Parla di una “partnership messa alla prova” Recep Tayyin Erdoğan, presidente della Turchia, dopo un nuovo schiaffo all’economia del suo paese. Arriva direttamente dagli Usa, dopo che il presidente americano Donald Trump ha annunciato il raddoppio dei dazi su acciaio e alluminio della Turchia.
Il leader della Casa Bianca ha spiegato la sua decisione in un tweet. “La loro valuta, la lira turca, è in rapido calo nei confronti di un dollaro molto forte. I dazi sull’alluminio saranno ora al 20% e quelli sull’acciaio al 50%.“, ha scritto Trump.
“I nostri rapporti con la Turchia non sono buoni al momento“, conclude il tycoon americano, in caso qualcuno ancora non lo avesse capito.
Erdoğan su tutte le furie
Se gli Usa non “invertono la tendenza all’unilateralismo e alla mancanza di rispetto saremo costretti a iniziare a cercare nuovi amici e alleati“. E’ l’avvertimento lanciato da Erdoğan in un articolo sul New York Times.
“Le azioni unilaterali degli Usa nei confronti della Turchia serviranno solo a minare gli interessi e la sicurezza americani“, ha riferito il presidente turco. “Prima che sia troppo tardi Washington deve rinunciare all’idea che le nostre relazioni siano asimmetriche, e accettare il fatto che la Turchia ha alternative“.
“Negli ultimi sei decenni, Turchia e Usa sono stati partner strategici e alleati nella Nato“, scrive Erdogan. La Turchia “è accorsa in aiuto dell’America ogni volta che è stato necessario“, ricorda Erdoğan.
“Fino a quando gli Stati Uniti non inizieranno a rispettare la sovranità della Turchia e dimostreranno di capire i pericoli che affronta il nostro Paese, la nostra partnership potrebbe essere a rischio“, avverte.
