di Angela Garofalo
NAPOLI – S’intitola “Anti” il nuovo album d’inediti di Gionny Scandal, disponibile per la Virgin Records (Universal Music Italy) sia nel format fisico che digitale.
Gionata Ruggeri, in arte Gionny Scandal, è riuscito ad affermarsi nel corso degli anni conquistando milioni di visualizzazioni in rete: le sue canzoni, ascoltate oltre 190milioni di volte, sulle principali piattaforme di streaming e i suoi video, hanno superato i 200 milioni di visite su you tube. Numeri supportati da un pubblico sempre più vasto di fan che dopo i singoli “Salvami” e “Coca &Whisky” ha atteso trepidante l’uscita del nuovo disco. È di queste ore l’uscita anche del nuovo videoclip “Desirèe” estratto dal nuovo disco che restituisce a pieno il mood dell’intero progetto discografico. Nel video, un Gionny molto punk calato in atmosfere anni ’80, imbraccia la sua amata chitarra e canta storie di libertà, senza filtri e ipocrisie.
Con la scelta del prefisso “Anti” quale titolo dell’album, il giovane artista Gionny anticipa e riassume il filo conduttore del disco. Quattordici inediti presentano un nuovo percorso musicale, una nuova mutazione o semplicemente la maturazione artistica – sebbene la giovane età – di Scandal. Caratterizzata dalla curiosità di sondare nuovi generi o, semplicemente, mostrarsi senza fardelli e congetture sentendosi oggi più libero, di fare artisticamente quello che da sempre in realtà gli appartiene. Pochi sanno che Gionny in realtà comincia proprio con il pop punk suonando in band emo – core (genere musicale considerato sottogenere del punk rock, ndr). Ora, torna a suonare la chitarra distorta e a scrivere senza filtri, iniziando dalla cover del disco dove lo vediamo libero da abiti e coperto solo dalla sua chitarra.
I brani: Che ne sai te, Giorni tristi, Demoni,3 e 33, Desirèe, Killer, Mostro sotto al letto, Nuvole, Ballo con il diavolo, Prossima fermata tu, Coca & Whisky, Salvami, Anestesia, si rivelano sin dal primo ascolto di grande impatto e trascinante energia. Impreziositi da una feat d’eccezione nel brano “Nicotina” dove Gionny duetta con Pierre Bouvier cantante dei Simple Plan, band pop punk tra le più famose al mondo.
Parli di questo disco come una svolta musicale, dove sei libero da qualsiasi ‘convenzione’, cosa ha maturato la scelta del pop punk. Cosa ti frenava musicalmente?
Guarda, ho sempre suonato in una band emo-core e il pop punk ha sempre fatto parte di me, sin da ragazzino. Sono cresciuto ascoltando gruppi come i Blink 182 e molti altri di questo genere. Ora, ho una nuova maturità e consapevolezza e posso permettermi di essere libero, e fare la musica che prima di tutto piace a me. Non che prima non lo fossi, però, come dire, la libertà è sempre una piccola conquista.
Tutto ciò che è “anti” per vari motivi è diventato l’argomento del giorno, l’onda da cavalcare: un tuo pensiero a riguardo?
Credo che tutto quello che sia ‘anti’ controcorrente e a tratti contro regola stia diventando un fenomeno importante da analizzare, in quanto non sempre accettato dalla società. Questo mio messaggio vuole anche essere uno slogan forte e chiaro per tutti quelli che ancora sono considerati diversi; dando valore e voce anche a tutte quelle categorie sociali spesso dimenticate, o ancora discriminate perché magari amano persone dello stesso sesso. Siamo nel 2021, è necessario comprendere che la libertà deve essere un diritto fondamentale per tutti e che non è giusto giudicare a prescindere.
I brani sono come figli, ma un ricordo in particolare che ti lega ad uno di essi?
Sono tutti brani a cui tengo moltissimo in particolare “Nicotina” con il quale ho realizzato il sogno di collaborare con Pierre Bouvier dei Simple Plan, band di fama mondiale pop punk e “Desirèe” focus track del disco, che rende bene il mood sonoro di questo mio nuovo percorso artistico. La traccia con Pierre Bouvier non mi sarei mai aspettato di poterla fare, gli ho scritto su Instagram e mi ha risposto sì facciamolo. Non ci volevo credere, poi è sparito per due settimane perché impegnatissimo e me la sono ‘fatta addosso’ poi è tornato e abbiamo fatto la traccia. Figata!