Consumi, Confcommercio: ad aprile +45,1% ma spesa reale a -23%

La dinamica registrata nell’ultimo mese sottintende, peraltro, una flessione in termini congiunturali

(140630) -- ROME, June 30, 2014 (Xinhua) -- Customers buy food in a supermarket in Rome, Italy, on June 30, 2014. Data from Italian national statistics agency Istat showed that inflation in Italy was 0.3% in June, the lowest record since October 2009. Low inflation figure indicating very weak domestic demand has triggered nationwide concerns over Italian economy.(Xinhua/Xu Nizhi)

ROMA – “Ad aprile, per il secondo mese consecutivo, l’indice consumi di Confcommercio vede una forte crescita nel confronto annuo con una variazione del 45,1%. La stima, va letta con estrema cautela, considerando che nel confronto con aprile 2019 il livello della spesa reale è ancora inferiore del 23%. La dinamica registrata nell’ultimo mese sottintende, peraltro, una flessione in termini congiunturali. Conseguenza del fatto che fino al 26 aprile l’intero Paese è stato suddiviso in zone rosse e arancioni”. Lo rileva Confcommercio

Il recupero statistico ha interessato in misura principale il settore dei servizi per i quali la variazione su base annua si attesta al 69,4%. Al di là del riscontro numerico senza precedenti, si tratta, nella realtà, di incrementi in volume minimi rispetto a un livello di attività che da marzo del 2020 è stato praticamente nullo. Se si guarda al confronto con aprile 2019 emergono, infatti, in molti casi, crolli prossimi o superiori al 70%. Ed è proprio in questi settori, soprattutto della filiera turistica e ricreativa, che si concentrano i rischi di chiusure di attività se non verrà data al più presto la possibilità di operare in modo meno restrittivo, oltre che a intervenire con adeguati sostegni.

(LaPresse)

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