Ucraina, catturato l’oligarca amico di Putin: si pensa a uno scambio

Catturato l'oligarca
Catturato l'oligarca

KIEV – Catturato l’oligarca ucraino Viktor Medvedchuk, stretto amico di Putin che è anche padrino di uno delle due su figlie. L’uomo è stato fatto prigioniero dagli 007 ucraini, è stato arrestato dall’esercito ucraino durante un’operazione speciale. Ora da Mosca giunge la proposta di uno scambio con i prigionieri.

L’arresto

Medvedchuk ha fatto anche parte dei fedeli dell’ex presidente ucraino filo russo Leonid Kuchma prima di finire agli arresti domiciliari con l’accusa di alto tradimento per aver dato supporto il 13 maggio del 2021 ai separatisti e allo sfruttamento illegale di risorse in Crimea. Avrebbe dovuto essere lui l’uomo che Putin avrebbe messo al comando in caso di un governo fantoccio all’indomani della conquista dell’Ucraina. Intanto dopo 49 giorni di guerra Vladimir Putin in un suo discorso ha fatto riferimento ad un’operazione speciale che porterebbe ad una virata dell’esercito verso il Donbass e che i negoziati verso una soluzione della guerra “sono in un vicolo cieco”.

Papa Francesco: “La guerra è un sacrilegio”Così il Santo Padre in una intervista rilasciata ad un quotidiano nazionale: “Di fronte alle immagini strazianti che vediamo ogni giorno, di fronte al grido dei bambini e delle donne, non possiamo che urlare: fermatevi! La guerra non è la soluzione, la guerra è una pazzia, la guerra è un mostro, la guerra è un cancro che si autoalimenta fagocitando tutto! Di più, la guerra è un sacrilegio, che fa scempio di ciò che è più prezioso sulla nostra terra, la vita umana, l’innocenza dei più piccoli, la bellezza del creato. Sì, la guerra è un sacrilegio! Se avessimo memoria, non spenderemmo decine, centinaia di miliardi per il riarmo, per dotarci di armamenti sempre più sofisticati, per accrescere il mercato e il traffico delle armi che finiscono per uccidere bambini, donne, vecchi”.
Possibili crimini di guerraE’ al lavoro la Procura della Corte penale internazionale dell’Aia in merito a possibili crimini di guerra perpetrati dall’esercito russo durante l’avanzata in Ucraina: “La Corte si occuperà di chi ha impartito gli ordini  si legge in una nota – di quella catena di comando che ha pianificato le aggressioni contro i cittadini inermi”. E potrebbe essere proprio un giudice italiano, si fa il nome Rosario Aita che presiede il collegio istruttorio a prendere la decisione finale sui mandati di cattura ed eventualmente il rinvio a giudizio sarà un giudice italiano, Rosario Aitala.

La strage di Bucha

Sarebbero più di 700 i corpi di civili rinvenuti nella città di Bucha e nelle zone adiacenti la capitale ucraina, mentre secondo quanto riportato dal Ministero degli Interni di Kiev,  più di 200 sarebbero i dispersi. E il presidente americano Joe Biden continua a gettare benzina suo fuoco: “Sì, ho parlato di genocidio perché è sempre più chiaro che Putin sta cercando di cancellare l’idea di essere ucraini. Lasceremo agli avvocati decidere come qualificarlo a livello internazionale, ma di sicuro è quello che sembra a me”. Solo qualche settimana fa, infatti, l’inquilino della Casa Bianca aveva definito lo Zar “criminale di guerra”, acuendo ulteriormente gli attriti tra i due Paesi.

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