Ucraina: colloquio Draghi-Zelensky, sbloccare porti. Salvini, vado a Mosca ma non informa premier

Foto Mauro Scrobogna /LaPresse Nella foto: Matteo Salvini

ROMA – Dopo il colloquio di ieri con il presidente russo Vladimir Putin, oggi il premier Mario Draghi sente il leader ucraino Volodymyr Zelensky. L’obiettivo più immediato è sempre lo stesso: sbloccare i porti ucraini per consentire le esportazioni di grano ed evitare una crisi alimentare di larga portata, soprattutto nel nord Africa. E mentre il premier italiano tesse la sua tela diplomatica, il segretario della Lega Matteo Salvini torna ad annunciare come imminente un suo viaggio a Mosca che però – fanno sapere da via Bellerio – al momento è solo “una possibilità”.

Ma fonti di Palazzo Chigi riferiscono che il presidente del Consiglio – come del resto la Farnesina – non era stato informato di questo viaggio e notano un ridimensionamento della missione, prima data per certa e poi derubricata a “viaggio da organizzare”. “Dobbiamo sbloccare i porti ucraini insieme”, riferisce Zelensky dopo il colloquio telefonico, durante il quale viene sollevato il problema dell’approvvigionamento di carburante e del modo per prevenire una crisi alimentare. Non solo: “Ci aspettiamo ulteriori aiuti per la difesa dai nostri partner”, dice il presidente ucraino a Draghi, informandolo sulla situazione del conflitto al fronte.

Palazzo Chigi conferma che il colloquio si focalizza sugli ultimi sviluppi della situazione sul terreno, con particolare riguardo alle regioni orientali del Paese e il premier assicura il sostegno del governo italiano all’Ucraina in coordinamento con il resto dell’Unione Europea. Inoltre, i due discutono delle prospettive di sblocco delle esportazioni di grano dall’Ucraina per far fronte alla crisi alimentare che minaccia i Paesi più poveri del mondo, e il presidente del Consiglio incassa l’apprezzamento di Zelensky per l’impegno da parte dell’Italia su questo versante.

L’apprezzamento al lavoro diplomatico di Draghi – in particolare la telefonata di ieri con Putin – arriva soprattutto da Matteo Salvini, che però vuole spingersi oltre: da fonti della Lega filtra che il segretario potrebbe partire a breve per Mosca, per una missione volta a “facilitare” i negoziati e la pace. Il viaggio sarebbe già stato organizzato e a breve dovrebbe essere annunciato. E infatti è lo stesso leader del Carroccio a confermarlo: “Ci sto lavorando, se fosse possibile e utile una mia presenza”, perché “se serve, se sono utile, se sono un piccolo strumento di pace, sono a disposizione”, annuncia, spiegando che “dopo un lavoro di settimane e a tutti i livelli, si sta aprendo la possibilità di incontrare rappresentanti dei governi di Russia e Turchia”.

Sono sempre fonti di via Bellerio, però, a ridimensionare il tutto poco dopo: “Al momento si parla di una possibilità e, qualora l’eventualità diventasse più concreta, Salvini informerà Mario Draghi e ne parlerà con i vertici della Lega”. Anche perché sia da palazzo Chigi che dalla Farnesina informano di non saperne nulla. E infatti il deputato di Azione Osvaldo Napoli si chiede: “Si reca a Mosca a titolo personale? Oppure va a Mosca su richiesta del presidente Draghi? Va bene che sono saltate tutte le regole, ammesso che Salvini ne abbia mai rispettata una, ma come può un esponente politico bypassare il presidente del Consiglio, il ministro degli Esteri, e caricarsi una missione diplomatica se da nessuna autorità gli è stata conferita?”. E soprattutto – ironizza – “Salvini pensa di fare un salto in Parlamento per spiegare il senso della sua singolare iniziativa?”.(LaPresse)

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