Ucraina, Salvini: “Io troppo blando su Putin? Mia posizione è la stessa di Draghi”

“Io troppo blando nel criticare Putin? Io la penso come Draghi, la posizione della Lega è quella del premier. L’atteggiamento di dialogo ed equilibrio mi sembra assolutamente il più utile”.

Foto Cecilia Fabiano/ LaPresse Nella Foto: Matteo Salvini

ROMA – “Io troppo blando nel criticare Putin? Io la penso come Draghi, la posizione della Lega è quella del premier. L’atteggiamento di dialogo ed equilibrio mi sembra assolutamente il più utile”. Così il segretario della Lega, Matteo Salvini, intercettato dai cronisti nei pressi del Senato, in riferimento alla crisi in Ucraina. “La speranza mia e di tutti è che non ci sia una escalation, e quindi prevalga il dialogo -aggiunge -. Le sanzioni? Se c’è necessità, per carità. Vediamo. Le sanzioni sono sempre l’ultima delle possibilità da perseguire perché gli italiani sono quelli che ci vanno di mezzo più di altri. Spero che nessuno abbia convenienza a guerra o aggressioni”. “Ho visto degli attacchi a Draghi assolutamente incredibili – ha proseguito Salvini -. Draghi rappresenta l’Italia e la posizione di assoluto equilibrio che l’Italia ha sempre avuto. Non si tratta di derby, tifoserie, di chi fa la voce più grossa, quindi l’atteggiamento di equilibrio e mediazione di Draghi e dell’Italia è assolutamente condiviso”. “Non regalare la Russia alla sfera di influenza cinese, non chiudere i rubinetti del gas per regalarlo ad altri, non chiudere le nostre aziende, e lavorare per il dialogo è qualcosa che Draghi fa e spero sia sostenuto da tutti. Accusare Draghi di essere filorusso o cose del genere mi sembra veramente surreale”, sottolinea il leader leghista spigando di essere al lavoro “per la pace e spero che si risolva a livello locale, senza missili e carri armati, col dialogo. Spero si sia raggiunto il massimo della tensione e che si torni indietro”. Infine, sullo stop agli incontri bilaterali vista la situazione – come comunicato da Luigi Di Maio nella sua informativa al Senato – , Salvini è netto: “Sbagliato perché Macron e Scholz sono andati a Mosca e hanno fatto bene. Io spero che ci siano venti di pace e non di guerra. Se Draghi va a Mosca fa benissimo, spero che non lo accusino di essere filo russo per questo. È suo dovere andare a Mosca”.

LaPresse

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome