Ue, Gentiloni: “Nel 2021-22 livello investimenti 3,5% pil, ma dopo?”

"La discussione di ora è diversa rispetto a quella del febbraio 2020, e questo non soltanto per la pandemia ma perché abbiamo accelerato la transizione climatica".

BRUXELLES – “La discussione di ora è diversa rispetto a quella del febbraio 2020, e questo non soltanto per la pandemia ma perché abbiamo accelerato la transizione climatica. Nel 2021 e 2022 avremo un buon livello di investimenti, il 3,5% del pil, ma cosa succederà dopo? Questo è ciò che dovremo affrontare in questo dibattito. E disponiamo di alcuni strumenti che potrebbero aiutarci, come la tassonomia verde”. “L’evoluzione delle sfide che affrontiamo rende ancora più essenziale disporre di un quadro di governance economica efficace. Raggiungere questo obiettivo è nostra responsabilità comune. È cruciale per il futuro della nostra Unione. Ho evidenziato quattro questioni qui, ma tutte quelle che abbiamo presentato l’anno scorso rimangono pertinenti, comprese le questioni chiave della semplificazione e della trasparenza; Proprietà; incentivi per la conformità; e, ultimo ma non meno importante, come tenere conto della dimensione dell’area dell’euro in modo più efficace rispetto al passato. Attendo quindi con impazienza un dibattito aperto nei prossimi mesi, con molti contributi e, spero, senza tabù”. Così il commissario europeo all’economia, Paolo Gentiloni, nel suo intervento nella conferenza stampa sulla revisione della governance economica.

LaPresse

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