Uninominali, giallorossi in guerra

NAPOLI (Francesco Foco) – Diffidenza. Pd, M5S e Articolo-1, salvo sorprese, saranno alleati alle prossime elezioni politiche. Si vota tra un anno e le tensione nella vecchia alleanza giallorossa la fa da padrona. Le poltrone per il Parlamento non bastano ed è già iniziata la guerra per i collegi uninominali. 

Per la stesura dei listini bloccati la faida è tutta interna ai singoli partiti, diversa la storia per quanto riguarda i collegi, dove volente o nolente bisogna candidare una sola persona. E allora tutti gli aspiranti parlamentari dei vari partiti hanno iniziato questa lenta quanto lunga faida interpartitica. 

Tra le fila del Pd sognano un posto a Roma il segretario Marco Sarracino, i consiglieri regionali Massimiliano Manfredi e Gennaro Oliviero, l’assessora Teresa Armato, il coordinatore delle Agorà Nicola Oddati, gli ex deputati Assunta Tartaglione, Stefano Graziano, Camilla Sgambato  ci sono i parlamentari uscenti Lello Topo, Paolo Siani, Valeria Valente, Piero De Luca e Umberto del Basso de Caro. Se tra loro la battaglia è feroce, altrettanto lo è con gli alleati grillini. Il M5S ha un gruppo parlamentare uscente imponente. Si giocano con più chance la rielezione Gilda Sportiello, Sergio Vaccaro, Vincenzo Presutto, Agostino Santillo, Alessandro Amitrano, Mariolina Castellone, Luigi Iovino. Oltre ai big nazionali Luigi Di Maio, Roberto Fico e Vincenzo Spadafora. In Articolo-1, invece, vorrebbe tornare a Roma il coordinatore nazionale Arturo Scotto, in quota Sinistra Italiana c’è l’ex sottosegretario Giuseppe De Cristofaro. Senza considerare l’indipendente Sandro Ruotolo e una lunga pletora di esponenti e della politica e della società civile che si giocano in ogni caso una partita, come ad esempio il sindaco di Caserta Carlo Marino o il potente assessore napoletano Edoardo Cosenza

Ecco, una quota di questi nomi sarà sparpagliata nei listini. E gli altri? 

Ci sono gli uninominali, che verranno scelti nell’ottica di un tavolo nazionale. E’ per questo motivo che le alleanze alle prossime Comunali stanno trovando tante difficoltà: nessuno vuole cedere piccole o grandi fette di potere agli altri. 

A rimetterci maggiormente sarà il Movimento, che non potrò mai garantire al gruppo parlamentare campano la rielezione in massa. Ma a pagare lo scotto maggiore sono proprio i dirigenti del Pd. Di Maio sta già cercando di piazzare i suoi uomini nelle liste democrat. Ma è sul fronte degli uninominali che i dem dovranno cedere più spazio agli alleati. I più ‘bisognosi’ di ricevere questi collegi sono gli esponenti di Leu in ogni caso, che difficilmente riusciranno a portare una pattuglia parlamentare di peso con i seggi proporzionali. E la priorità sono Roberto Speranza, Cecilia Guerra, Vasco Errani, Nico Stumpo e Federico Conte.

Senza considerare, infine, che da Roma potrebbero essere calati alcuni big nazionali come già avvenuto in passato, basti ricordare la candidatura in Terra di Lavoro dell’ex ministra Valeria Fedeli. E’ un rebus. Ad esempio è molto vicino al territorio partenopeo il vicesegretario dem Giuseppe Provenzano, ma lo stesso Enzo Amendola potrebbe ritornare in patria e rovinare i piani degli aspiranti parlamentari. La partita è lunga, ma la tensione tra i giallorossi è dunque già altissima. E dire che siamo solo all’alba della competizione. Come si dice? Parenti serpenti. 

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