L’appello per salvare l’isolotto di Vivara

L'appello per salvare l'isolotto di vivara
L'appello per salvare l'isolotto di vivara

NAPOLI (Anastasia Leonardo) – Un dettagliato dossier fotografico che documenta lo stato di abbandono e decadenza a cui è stato condannato l’isolotto di Vivara, attraverso il quale sono evidenti i danni che l’incuria e il trascorrere del tempo hanno prodotto. La documentazione fotografica si aggiunge all’appello lanciato di recente, rivolto al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con il quale si chiede che la Riserva Naturale diventi patrimonio dello Stato. L’Isola di Vivara sta morendo, pericolanti e in stato di abbandono le sue peculiarità naturalistiche e architettoniche. Per salvarla l’unica soluzione possibile è che venga acquistata dallo Stato. “Il numero di adesioni al nostro appello ha già superato quota 100, grazie al contributo di autorevoli esponenti del mondo accademico, della cultura e della società civile, che hanno condiviso sin da subito la nostra battaglia, come l’adesione del noto meteorologo e divulgatore scientifico Luca Mercalli. Vivara va salvata e restituita ai cittadini, meritando a pieno titolo di rientrare nelle celebrazioni di Procida Capitale”, ha detto Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale di Europa Verde. Dello stesso avviso anche il generale Vincenzo Stabile (ex Corpo Forestale dello Stato) vicepresidente associazione ambientalista G.R.E., che ha dichiarato: “Il vero problema è l’incompatibilità tra la esigenze di poter garantire la conservazione della sua peculiarità naturalistica e storico-architettonica con lo status di proprietà privata. Per ovviare a questa contraddizione è necessario che venga acquistata al patrimonio dello Stato. Solo ciò può garantire l’attività propria di una Riserva e la conservazione delle testimonianze storiche in stato di abbandono e pericolanti”

All’appello per Vivara si aggiungono le parole di Luigi Esposito, docente della Federico II e vicepresidente dell’area marina protetta Regno di Nettuno: “Abbiamo deciso di contattare il Rettore, Matteo Lorito, per coinvolgere direttamente l’Università nel progetto affinché sostenga la nostra battaglia per la custodia di un bene essenziale per la Regione Campania. Se il Presidente della Repubblica prenderà a cuore quella che di fatto è una riserva naturale dello Stato noi saremo pronti a prendercene cura”.

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