Usa 2020, democratici spaccati sull’assistenza sanitaria

WASHINGTON – Si è tenuto a Houston, sul palco della Texas Southern University, il terzo dibattito tra gli aspiranti alla nomination democratica che sfideranno l’attuale presidente Donald Trump alle elezioni del 2020. Per la prima volta si sono scontrati i dieci i candidati ancora in lizza per la presidenza degli Stati Uniti. Sono tre i superfavoriti: Joe Biden (vicepresidente dell’era Obama), Elizabeth Warren, Bernie Sanders. Biden è da mesi in testa ai sondaggi, i suoi ‘colleghi’ in corsa gli hanno sferrato una serie di attacchi per cercare di togliergli la leadership.

Il dibattito sull’assistenza sanitaria

Il tema più caldo su cui si è acceso lo scontro, è stato quello sull’assistenza sanitaria. Posizioni che vedono una divergenza tra i progressisti Warren e Sanders e il più moderato Biden. I primi propongono di trasformare l’attuale sistema in uno pubblico di tipo europeo ‘Medicare for all’. Biden invece punta al miglioramento di ‘Obamacare’, ovvero inserire un’opzione pubblica facoltativa, senza far crollare l’assetto privatistico del sistema assicurativo che regge la tutela della salute negli Stati Uniti. Altro tema caldo quello dell’immigrazione, che vede posizioni distanti tra le due aree democratiche. I radicali hanno attaccato Biden sul fatto che durante l’era Obama ci siano state moltissime espulsioni, severe quasi quanto quelle del rivale Trump.

Uniti contro Trump

Per Trump il suo rivale, “salvo clamorose sorprese”, sarà Biden. Da Baltimora ha commentato le proposte dei candidati democratici su immigrazione, armi, sanità ed economia. Per il presidente strategie eccessivamente costose e “antitetiche ai valori e agli interessi degli americani comuni”. Presente al dibattito c’era anche la senatrice californiana Kamala Harris, che non ha perso occasione per contestare Trump. “Lo so che ci sta guardando e le voglio dire che lei semina odio, divisioni e paura. Ora può tornare a guardare Fox News”, ha detto divertendo la platea.

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