ROMA – L’assessore alla Sanità laziale, Alessio D’Amato è finito nel mirino degli scienziati per aver proposto i richiami con AstraZeneca e il vaccino Johnson&Johnson agli under 60 quando Cts, Aifa e Ministero della salute avevano vietato o sconsigliano di usarli sotto la sessantina. “Non voglio fare polemiche con chi ha attaccato la nostra decisione ma non abbiamo trasgredito un bel nulla. La nostra campagna vaccinale sta proseguendo in sicurezza e attenendosi alle indicazioni di Aifa, Cts e Spallanzani, che per noi resta un faro”, dice l’assessore in un’intervista a La Stampa. Sulla circolare ministeriale che riprendendo i pareri di Aifa e Cts vieta in modo perentorio di somministrare AstraZeneca a chi ha meno di 60 anni D’Amato spiega che “la posizione perentoria del ministro e quella in verità più possibilista dell’Aifa vengono superate il 18 giugno, quando interviene il premier Draghi in conferenza stampa chiarendo che i richiami possono essere fatti con lo stesso tipo di vaccino o con l’eterologa, ossia uno di tipo diverso. E l’ultima circolare ministeriale prevede che gli under 60 possano scegliere di non fare l’eterologa proseguendo con AstraZeneca”.
Anche sull’anticipo dei richiami “abbiamo seguito le prescrizioni delle autorità regolatorie perché l’Ema il richiamo lo ha autorizzato a partire già dalla quarta settimana. Cosa che la Germania fa da tempo”, prosegue D’Amato. “Nel Lazio circa il 20% degli under 60 vaccinati con Az ha manifestato l’intenzione di non fare l’eterologa. Con la variante Delta li avremmo esposti a un rischio maggiore non consentendogli di completare il ciclo vaccinale”, dice D’Amato, “Se il Lazio ha il 7% in più di popolazione coperta con la doppia dose rispetto alla media nazionale è perché abbiamo utilizzato tutte le armi pur rispettando le indicazioni delle autorità regolatorie”. Sul taglio delle forniture l’assessore commenta: “Se ragioniamo sulla platea di tutti e quattro i vaccini a disposizione la riduzione è effettivamente lieve. Ma Az lo utilizziamo soltanto per i richiami e J&J per badanti e homeless avendo il vantaggio di essere monodose. La campagna vaccinale si poggia oramai quasi solo su Pfizer”, “A giugno da noi ogni settimana venivano scaricate 300 mila dosi ora sono 200 mila, un terzo in meno. Ed è così in tutta Italia”. Qui “nel Lazio”, dice D’Amato, “l’8 agosto raggiungeremo comunque l’obiettivo di coprire con la doppia dose il 70% della popolazione”.
(Lapresse)