Roma – Clamoroso al Cibali. Il governo ha deciso di fare dietrofront sull’obbligo di presentare la documentazione vaccinale per l’ingresso dei bambini nei nidi e nelle scuole materne, presentando una modifica al decreto Milleproroghe che cancella la norma votata al Senato a fine luglio, su proposta di Paola Taverna, vicepresidente di Palazzo Madama e della leghista Sonia Fregolent.
Inversione a U rischia di aprire una crepa tra Cinquestelle e Carroccio
Gli animi erano visibilmente tesi a Montecitorio, durante la riunione della commissione Affari sociali. Gli uomini di Salvini si sono chiusi nel totale silenzio con la stampa e hanno fatto pressioni sugli alleati per far slittare di 24 ore il parere consultivo sulla relazione di maggioranza.
Brusca frenata
Durante la campagna elettorale, il segretario federale più volte si era speso con gli elettori promettendo che i bambini sarebbero entrati regolarmente a scuola quest’anno. E prima della pausa estiva la promessa era stata ampiamente mantenuta. Ora, invece, è arrivata la brusca frenata che, raccontano i rumors di palazzo, avrebbe matrice M5S, con tanto di ‘benedizione’ del Colle.
Provvedimento normativo ad hoc
Dal Movimento fanno sapere che la linea non cambia: serve comunque un provvedimento normativo ad hoc, “una disciplina organica e razionale”, per dirla con le parole della relatrice al Milleproroghe, Vittoria Baldino, che “superi il decreto Lorenzin”.L’obiettivo è introdurre ‘l’obbligo flessibile’ sdoganato dal ministro Giulia Grillo, ovvero piani vaccinali studiati regione per regione, in base al grado di copertura che ogni territorio ha raggiunto.
Iniziativa superata dagli eventi
Chi esulta per la retromarcia sono ovviamente le opposizioni, Pd in primis. I dem, infatti, avevano chiesto a Forza Italia, FdI e Leu di unirsi in un’opera di ostruzionismo alla Camera per provare a far scadere i termini di legge per la conversione in legge del decreto. Iniziativa che ormai è superata dagli eventi. “Dietrofront di Lega e Cinquestelle sui vaccini, battuta la loro visione oscurantista“, twitta il segretario Maurizio Martina.
Ha vinto il buon senso
Seguito a ruota da Matteo Renzi: “Una bella inversione a U, festeggiamo la vittoria della scienza sull’ignoranza“. Soddisfatta anche il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Mariastella Gelmini: “Ha vinto il buon senso, ha vinto la scienza”.
Realizzare Anagrafe vaccinale
Per Leu è Michela Rostan, vicepresidente della commissione Affari sociali di Montecitorio, a suonare la carica: “Una vittoria della comunità scientifica, dei medici, dei presidi, della buona politica ma soprattutto del buon senso in difesa e tutela della salute dei nostri figli”. L’esponente di Mdp, però, invita a “non abbassare la guardia” e “procedere subito alla realizzazione dell’Anagrafe vaccinale”. Perché i proVax hanno vinto solo una battaglia.