Toninelli denuncia gli intrecci tra Atlantia e il gruppo di Espresso e Repubblica: “Manager in entrambi i Cda, hanno incassato miliardi mentre i ponti crollano”

Il ministro delle Infrastrutture: "Cè una responsabilità enorme in capo ad Autostrade sul crollo del ponte Morandi. Deve risarcire tutti e dovrà abbandonare la gestione del settore”.

NAPOLI – Il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, non usa mezzi termini e denuncia, dopo il crollo del Ponte Morandi, gli intrecci tra Autostrade e alcuni organi di informazione. L’esponente del Movimento 5 Stelle, nel corso di una intervista a La7, spiega: “Capisco, in questa fase, il nervosismo degli esponenti della vecchia politica. Hanno creato una mangiatoia istituzionalizzata che ha consentito ai privati di incassare miliardi. I membri del Cda di Atlantia sono anche nel Cda di Repubblica e l’Espresso. Coloro che dovrebbero fare informazione complimentandosi con questo governo e che invece fanno altro”.

La manager Mondardini presente nei due Cda

Il riferimento del ministro, esplicitato nel corso dell’intervista, è a Monica Mondardini, componente del Consiglio di amministrazione di Atlantia, il gruppo che gestisce Autostrade che avrebbe dovuto certamente evitare il crollo del ponte di Genova, e di quello del gruppo editoriale di giornali che per giorni hanno fatto, come rilevato da diversi organi di informazione, scomparire dalle loro colonne il nome dei Benetton, imprenditori veneti che sono al vertice della società. Toninelli ha conermato che “c’è una responsabilità enorme in capo ad Autostrade sul crollo del ponte Morandi. Deve risarcire tutti e dovrà abbandonare la gestione del settore”.

Le pressioni per non pubblicare gli atti della concessione

Poi denuncia un episodio a dir poco inquietante. “Dopo aver chiesto la pubblicazione degli atti relativi alle concessioni autostradali, sono arrivati documenti di Aiscat e Autostrade che chiedevano di non pubblicare perché poteva configurarsi il reato di aggiotaggio. Questo ha comprensibilmente intimorito di dirigenti del ministro. Ho chiesto il parere all’Anac che ci ha autorizzati a pubblicare tutto. E successivamente è arrivata una diffida. Il 24 agosto, però, ho dato disposizione personalmente di pubblicare tutto. Così chiunque potrà capire come queste persone guadagnino miliardi mentre i costi per i cittadini aumentano e i ponti crollano. E’ incredibile pensare che la tariffe siano aumentate del 73% dal 1999”.

Gli sfollati potranno tornare a casa per qualche ora

In questa valle di lacrime c’è una piccola buona notizia per gli sfollati di Genova. “Presto potranno tornare a casa per qualche ora per prendere gli effetti personali. E’ un loro sacrosanto diritto, ci stiamo lavorando con i tecnici”, ha concluso.

1 commento

  1. Non devono farla franca, tutti i delinquenti che hanno incassato miliardi, solo per il loro sporchi interessi!!!
    L’Italia deve ribellarsi a questi soprusi e tornare ad essere un Paese civile, dove (l’onestà) prevale.

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