Vaccini, Fontana: “No all’ obbligo anche per evitare le tensioni sociali”

Le indagini sui gruppi Telegram 'guerrieri' no vax che hanno svelato piani di violenze "sono atti e fatti gravissimi perché vanno al di là di ogni ragionevole logica.

MILANO – Le indagini sui gruppi Telegram ‘guerrieri’ no vax che hanno svelato piani di violenze “sono atti e fatti gravissimi perché vanno al di là di ogni ragionevole logica. Il motivo per cui parlo di convincimento e non di obbligo è anche per evitare che ci possano essere episodi di questo genere, che si possano verificare delle tensioni a livello sociali. L’obbligo potrebbe accendere ulteriormente gli animi. Adesso si deve indagare e sanzionare, il presidente Mattarella lo ha detto in maniera molto decisa, dura ed efficace a Pavia: queste cose non sono assolutamente accettabili”. Così il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana ospite di ‘Orario Continuato’ su Telelombardia commentando le perquisizioni di stamattina a carico di 8 esponenti no vax coordinate dalla procura di Milano.

“Io rispetto le opinioni di tutti e per questo sono contro l’obbligatorietà, sono perché la gente si convinca: non voglio che uno sia costretto e perciò viva con angoscia la costrizioni. Con la vaccinazione abbiamo sconfitto malattie che nella storia dell’umanità sono state un dramma. Adesso il mondo è cambiato. Sono convinto che la persuasione e la logica vincano su ogni obbligo e che possano portate a una scelta autonoma”, ha aggiunto.

LaPresse

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