Vaccini, Zingaretti: “Servono rifornimenti regolari, l’Ema decida su Sputnik”

L'opinione del presidente della regione Lazio

MILANO – Sulle vaccinazioni anti -Covid il Lazio va spedito perché ha fatto “la scelta di dare una priorità assoluta al tema anagrafico, all’età e alle persone con fragilità. C’è una motivazione etica dietro questa scelta, innanzitutto. È vero che tutti rischiano di prendersi il Covid, ma la differenza è che loro sono tra quelli che se lo prendono rischiano di morire più di altri. Quindi noi abbiamo resistito alle incursioni di chi non riteneva centrale questo aspetto. E poi anche la semplificazione dell’organizzazione della macchina ha giovato. Noi abbiamo deciso di vaccinare per fasce d’età e in tre grandi comparti: sanità, formazione, e sicurezza. Tutto ciò ci ha permesso di aprire ora alle prenotazioni dei 68-69enni: abbiamo già 65 mila richieste”. A dirlo, in un’intervista al Corriere della Sera, è il presidente della Regione, Nicola Zingaretti.

Così spiega: “L’elemento di maggiore difficoltà nella programmazione, soprattutto per i vaccini che hanno il richiamo, è legato alla certezza delle forniture. Soprattutto quando i numeri cominciano a essere importanti. Nel Lazio siamo a un milione di vaccinati. Quindi ora per noi è molto importante che i rifornimenti abbiano dei flussi regolari e che le case farmaceutiche non facciano scherzi perché altrimenti la campagna vaccinale rischia”.

L’opinione del presidente della regione Lazio

Ma le Regioni, secondo Zingaretti, non devono andare in ordine sparso: “Io credo che una volta che Ema e Aifa hanno validato un vaccino debba essere lo Stato ad acquistarlo. Così si ottengono più trasparenza e una dimensione maggiore degli acquisti. Quello che trovo molto importante, e lo dico da mesi, è che si lavori pancia a terra anche sulla produzione industriale dei vaccini. Noi sappiamo che ci sono miliardi di esseri umani che giustamente richiedono e rivendicano un accesso ai vaccini. Quindi lo dico con uno slogan: mettiamo in produzione i vaccini in qualsiasi sito del mondo questo sia possibile”.

“E andrebbero fatti anche gli investimenti per la riconversione, affinché ci sia un approvvigionamento che dà certezze perché altrimenti si rischia di determinare quelle vecchie discriminazioni che sostanzialmente avvantaggiano i più forti. Dobbiamo avere come riferimento le parole di papa Francesco sul vaccino bene comune ed evitare che questo diritto universale venga negato ai piu poveri”. W sullo Sputnik: “Credo che ora occorra fare tutte le sollecitazioni possibili presso l’Ema perché corra nella validazione o no di questo vaccino. Alcune settimane fa è stato annunciato che la decisione verrà presa a fine aprile. Io mi auguro che siano solo tempi tecnici, non burocratici o geopolitici a ritardare così tanto la validazione”.

(LaPresse)

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