Variante Covid a Caserta, due classi in isolamento al plesso della De Amicis

Lì studiano i figli del ‘paziente zero’

Photo Cecilia Fabiano/ LaPresse

CASERTA – Due classi in quarantena e sanificazione straordinaria al plesso di via G.M. Bosco dell’istituto De Amicis dopo la scoperta del primo caso di contagio da parte della variante sudafricana del Covid-19: sotto osservazione l’istituto del capoluogo di Terra di Lavoro dove studierebbero i figli del professionista tornato dal continente africano con il primo caso della variante Omicron del virus.

Un ‘souvenir’ al ritorno da un viaggio di lavoro in Mozambico, dove il contagiato lavora per conto di una multinazionale del settore energetico. L’uomo era in procinto di tornare in Africa quando è stata riscontrata la positività al tampone. La malattia, purtroppo, avrebbe fatto il ‘giro’ della famiglia. A risultare infettati anche la moglie, i due figli e altri due parenti. Fortunatamente il ‘paziente zero’ della variante Omicron era già stato vaccinato, fino alla seconda dose. L’uomo presenta soltanto blandi sintomi della malattia, probabilmente anche grazie all’immunizzazione. Che però non hanno potuto fare i bambini, ancora al di sotto della soglia minima di età per consentire la somministrazione del vaccino. Attualmente l’intero nucleo familiare si trova in isolamento domiciliare e presentano tutti soltanto sintomi lievi. L’uomo era tornato a Caserta dopo alcuni spostamenti in aereo. Ogni viaggio era stato preceduto dai regolari tamponi, risultati però negativi. Il ritorno a casa, dove lo attendevano la moglie, i due figli e gli anziani suoceri. Poi l’amara sorpresa: conclamata positività e isolamento familiare per l’intero nucleo familiare. Fortunatamente il professionista non avrebbe avuto altri contatti con persone estranee, riducendo il rischio di cluster esterni agli ambienti da lui più strettamente frequentati.

L’azienda sanitaria continua intanto a seguire non soltanto il progresso della malattia all’interno del nucleo familiare ma anche l’evolversi di un possibile focolaio all’interno del plesso “tempo pieno” della De Amicis. Se dallo scorso 18 novembre era stato deciso il testing straordinario per alcuni studenti, da venerdì per due classi, la 4H e la 3G, è stato disposto il regime di quarantena straordinario, allo scopo di effettuare i tamponi per verificare la presenza di eventuali focolai. Secondo i dirigenti dell’Asl il virus si è fortunatamente presentato con una carica virale molto bassa, grazie alla copertura dei vaccini. Non dovrebbe essere perciò alto il rischio di eventuali focolai all’interno dell’istituto. Al terzo esito negativo per i tamponi le classi potranno quindi sospendere la quarantena e tornare a frequentare le lezioni in presenza.

Terra di Lavoro ha avuto il dubbio onore, proprio nel momento di maggiore espansione della ‘quarta ondata’ di sars-cov-2, di ricevere il primo paziente contagiato dalla variante Omicron. Il capoluogo, più del resto della provincia, trattiene il respiro.

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