NAPOLI (Francesco Pari) – Uno studio condotto dal Global Centre for Clean Air Research (GCARE) dell’Università del Surrey ha confermato la strada giusta per salvare l’ambiente e le città. Secondo questa ricerca, l’aggiunta di ulteriori aree naturali all’interno delle aree urbane potrebbe abbassare la temperatura durante le ondate di calore estivo di ben sei gradi Celsius. Questa rivelazione emerge dopo un intenso anno di monitoraggio delle temperature in quattro diverse aree di Guildford, Inghilterra, e presenta un quadro affascinante del potere della natura nell’abbassare le temperature urbane.
La natura come rimedio al calore urbano
I ricercatori hanno rivelato che le zone immersi nella natura, tra cui boschi, prati e laghi, erano in media fino a 3°C più fresche rispetto alle aree completamente urbanizzate. Questa scoperta non può essere sottovalutata, soprattutto alla luce dell’incremento delle ondate di calore estivo che stanno colpendo le città di tutto il mondo. Prashant Kumar, uno dei coautori dello studio e direttore fondatore del GCARE, ha sottolineato l’importanza di questa scoperta: “Con il continuo aumento delle temperature globali e il Regno Unito che ha registrato la temperatura più alta mai registrata nel luglio 2022, la nostra ricerca aggiunge ulteriori prove alla crescente consapevolezza che la natura è la chiave per mantenere fresche le nostre città.”
L’importanza della piantumazione di alberi
Una delle raccomandazioni chiave degli autori dello studio è la promozione della piantumazione di alberi in quante più aree pubbliche possibili, con una particolare attenzione alle aree circostanti le scuole. Questo costituisce un punto di partenza cruciale per aiutare le comunità a contrastare l’effetto “isola di calore” urbana. Gli alberi non solo offrono ombra rinfrescante, ma migliorano anche la qualità dell’aria e creano habitat per la fauna locale.
Ruolo dei corpi d’acqua nella gestione delle temperature
Oltre alla piantumazione di alberi, i corpi d’acqua, come laghi e stagni, possono svolgere un ruolo fondamentale nella gestione delle temperature urbane. Non solo contribuiscono a raffreddare l’ambiente circostante, ma possono essere utilizzati per gestire le acque meteoriche in eccesso, contribuendo così a prevenire inondazioni durante intense piogge.
Dati e tendenze preoccupanti
La ricerca ha raccolto dati ininterrottamente dal giugno 2021 alla fine di agosto 2022, utilizzando sensori posti a due o tre metri di altezza dal suolo che hanno registrato dati ogni minuto, totalizzando un impressionante totale di 633.780 letture. I ricercatori hanno notato che durante l’estate del 2022, c’è stata un incremento significativo nella probabilità di ondate di calore più intense e prolungate rispetto all’anno precedente. In molti casi, le temperature nelle aree urbanizzate superavano la soglia dei 28°C, raggiungendo un picco allarmante di 40,7°C il 19 luglio 2022, il giorno più caldo mai registrato nel Regno Unito.
Il cammino verso un futuro più sostenibile
Prashant Kumar ha concluso affermando: “Desideriamo che i nostri dati contribuiscano a sviluppare modelli ambientali a livello cittadino e assistano gli urbanisti e i cittadini comuni nell’integrazione di elementi naturali nelle aree urbane”. Questo approccio si allinea perfettamente con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, in particolare l’Obiettivo 11 (Città e Comunità Sostenibili) e l’Obiettivo 13 (Azione per il Clima), sottolineando l’importanza di una progettazione urbana che tenga in considerazione la natura per mitigare gli effetti del cambiamento climatico. Questa ricerca fornisce una solida evidenza dell’efficacia delle aree naturali urbane nel contrastare il surriscaldamento delle città durante le ondate di calore estivo, sottolineando la necessità di abbracciare un approccio basato sulla natura per affrontare le sfide climatiche emergenti nelle aree urbane. Per tutto questo, però, servono governi disposti a investire. “Per fare la transizione green devi fare come gli Stati Uniti e finanziare tanto. Se vuoi essere autonomo e green devi investire, altrimenti è una battaglia in cui ti dai le martellate sui… Te le dai là”, ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, intervistato al convegno ‘Le Buone Leggi. Semplificare per far ripartire l’Italia’. La strada è ancora lunga. Ma almeno all’orizzonte si intravedono soluzioni che possono portare frutti concreti.
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