ROMA – Tre maestre dell’asilo Montessori e una bidella maltrattavano i bambini con schiaffi e spintoni. E’ successo in una scuola dell’infanzia pubblica di Ariccia. Questa mattina i piccolo scolari sono andati in classe, ma non hanno trovato le loro maestre e neanche la collaboratrice scolastica.
Le indagini
Le quattro donne sono state arrestate su disposizione del Gip del tribunale di Velletri in seguito a una indagine condotta dai carabinieri della stazione di Ariccia e dai loro colleghi della compagnia di Velletri. Le indagini sono partite lo scorso mese di ottobre dalla denuncia di alcuni genitori che ipotizzavano maltrattamenti subiti dai figli e gli accertamenti eseguiti dai Carabinieri, mediante intercettazioni ambientali e riprese video, hanno permesso di constatare diversi episodi di violenza che le quattro arrestate compivano, quotidianamente, nei confronti di diversi bambini.
Le violenze
Episodi quali strattonamenti, colpi alla testa ed espressioni verbali spregiative che causavano, nei piccoli, sofferenze, umiliazioni e continui disagi, incompatibili con le normali condizioni di svolgimento dell’attività scolastica.
Le denunce per maltrattamenti
Al termine dell’attività investigativa coordinata dalla locale Procura, i militari hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare con sottoposizione agli arresti domiciliari per le tre insegnanti e la collaboratrice, tutte di età compresa tra i 55 ed i 65 anni, ritenute responsabili di maltrattamenti di minori all’interno della struttura pubblica in cui lavoravano. Le ordinanze sono state eseguite all’alba di questa mattina prima che le donne uscissero di casa a Velletri, Albano, Ariccia e Formia.
Il provvedimento giudiziario
Alle quattro donne è notificato questa mattina dai Carabinieri della Compagnia di Velletri, il Giudice per le Indagini Preliminari, concordando con le richieste del Pubblico Ministero, in cui di descrive un grave quadro indiziario nei confronti delle accusate, ritenute responsabili di condotte di ‘sopraffazione sistematica’ perpetrate nella loro attività lavorativa in danno di minori di età compresa tra i 3 ed i 5 anni.