HANOI – La crescita del Vietnam ha raggiunto il 7,08% quest’anno, ai massimi da un decennio, sostenuta da un’impennata del settore manifatturiero. Quella vietnamita è da tempo una delle economie in più rapida espansione in Asia – il Pil è sempre avanzato oltre il 5% negli ultimi cinque anni – in gran parte spinta dalle esportazioni manifatturiere a basso costo, dalle scarpe Nike all’abbigliamento di H&M, oltre a prodotti tecnologici di Samsung e i processori Intel. Nel 2018 la crescita ha superato l’obiettivo fissato dal governo comunista del 6,7%, toccando il 7,08%, secondo i dati dell’ufficio di statistica generale di Hanoi. “Il settore manifatturiero ha brillato ed è stato il motore principale per la crescita complessiva”, con un aumento del 12,98%.
ha riferito il capo dell’ufficio di statistica Nguyen Bich Lam
L’economia rimarrà solida l’anno prossimo con il contributo atteso di progetti di produzione come Vinfast, una società di assemblaggio di auto locale di proprietà del più grande conglomerato privato vietnamita Vingroup. Gestito dall’uomo più ricco del Vietnam, Pham Nhat Vuong, Vingroup ha recentemente presentato i suoi primi telefoni cellulari made in Vietnam. Tuttavia, la Banca Mondiale ha previsto un rallentamento nei prossimi due anni se il Vietnam non si proteggerà dall’escalation delle tensioni commerciali globali. “Essendo un’economia aperta, il Vietnam deve mantenere una politica monetaria reattiva, flessibilità dei tassi di cambio e bassi deficit fiscali per rafforzare la propria capacità di resistenza contro potenziali shock”, ha dichiarato Sebastian Eckardt, capo economista della World Bank per il Vietnam.
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