Voto a Napoli, fuga dalla giunta DeMa: Gaudini lascia

Il delegato alla Mobilità va con Bassolino, al suo posto torna in squadra Panini. La Clemente resta isolata a rappresentare l’amministrazione alle Comunali e sbotta: “C'è chi bussa alla porta di tutti per una poltrona”

Napoli – Fuga dalla giunta di Luigi De Magistris a pochi giorni dalla presentazione delle liste. Ieri Marco Gaudini ha rassegnato le dimissioni da assessore alla Mobilità. Il sindaco, nel prendere atto della rinuncia, ha disposto con un decreto il conferimento delle deleghe ad Enrico Panini, ex assessore comunale al Bilancio e fino ad ieri capo della segreteria politica del sindaco in Città metropolitana, che così rientra in giunta. Nella nota del Comune si sottolinea che la decisione di Gaudini di lasciare l’incarico è arrivata “dopo giorni di profonda riflessione e di ragionamenti accurati” e che nel rassegnare le dimissioni, l’ormai ex assessore ha ringraziato il sindaco de Magistris “per la fiducia accordata su deleghe relative a materie complesse, delicate e cruciali per la città”.

Nei giorni scorsi, il gruppo politico “Davvero”, di cui è esponente Gaudini, aveva annunciato di sostenere alle prossime elezioni la candidatura a sindaco di Antonio Bassolino nelle cui liste lo stesso dimissionario dovrebbe essere candidato. L’addio di Gaudini segue quello di Alessandra Clemente, che però sarà candidata sindaco per il movimento demA, e di Raffaele Del Giudice che invece dovrebbe essere candidato nelle liste a sostegno del candidato sindaco di centrosinistra e M5s, Gaetano Manfredi. Sul fronte dei rientri invece il neo assessore Panini si dice “felice di poter tornare a ricoprire un ruolo operativo nel Comune di Napoli” e aggiunge: “Sono molto grato al sindaco de Magistris. Abbiamo dinanzi poche settimane prima del naturale cambio di amministrazione, ma saranno, allo stesso tempo, giorni utili per completare processi importanti soprattutto sul versante della mobilità ma non solo. Questo sarà il mio impegno nell’esclusivo interesse della città”.

E ovviamente la notizia delle dimissioni di Gaudini è stata accolta con ostilità dalla Clemente, rimasta, con il cerino in mano: in pratica è l’unica, fra gli uscenti, a difendere l’amministrazione della quale fa parte e a rappresentare la continuità con DeMa. Altri sono pronti a candidarsi in partiti e movimenti che hanno sempre avversato questa esperienza di governo ma ai quali, adesso, non dispiace imbarcare reduci della fallita “rivoluzione arancione”. Ieri la Clemente ha diffuso una nota per dichiarare che “attorno alla composizione delle liste si annida un sistema di potere e di trasformismo figlio della somma di interessi personalistici di cui sono intrise queste mega coalizioni e che in alcun modo coincidono con gli interessi dei napoletani”.

La candidata sindaco parla di “spettacolo indecente”, con “matrimoni tra partiti, movimenti e gruppi da sempre avversari, candidati che bussano alla porta di tutti gli schieramenti in campo pur di garantirsi la possibilità ritenuta più agevole per raggiungere una poltrona, coalizioni che, da un lato si sgolano a criticare l’intero operato dell’ultima amministrazione comunale e dall’altro, spalancano le porte a decine di assessori, consiglieri, dirigenti apicali che di quell’amministrazione sono stati nel bene e nel male la spina dorsale. A parole – continua – invocano il cambiamento e nei fatti accolgono a braccia aperte i protagonisti di una stagione che loro stessi hanno definito disastrosa. Delle due l’una: o sono in malafede quando esprimono i loro giudizi, o sono incapaci di scegliere i propri alleati”.

Fra i candidati nella sua lista, la Clemente ha citato “Marco Giacalone e Roberto Angrisani, docenti universitari, 33 e 34 anni, che da Belgio e Francia aderiscono alla sfida politica per Napoli, per candidarsi nella nostra coalizione e portare il valore delle esperienze, di competenze e visione internazionale maturate all’estero”.

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