Wwf lancia ‘Bracconaggio Connection’: 7mila specie a rischio

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Milano, 15 mag. (LaPresse) – Sono almeno 7000 le specie minacciate dal bracconaggio e dal commercio illegale nel mondo. I criminali di natura perseguitano elefanti, trichechi e persino ippopotami (cacciati per i loro denti) e li ‘trasformano’ in avorio da commerciare (ogni giorno 55 elefanti uccisi, 20mila ogni anno), massacrano rinoceronti per vendere sul mercato nero il loro corno a ‘peso d’oro’ (66mila dollari al chilo, più di oro e platino), riducono in minutaglie per commerciarle sotto forma di carne, scaglie e pelle i pangolini

(in 10 anni uccisi 1 milione di esemplari tra Africa e Asia, in Cina è quasi estinto).

Bracconieri incalliti con fucili e trappole che decimano le tigri (oggi appena 3890 in tutta l’Asia), per rivenderle a chi utilizza tutte le parti del corpo, dalla carne agli artigli: un chilo di ossa di tigre può essere pagato nel mercato ‘nero’ asiatico fino a 3mila dollari. La fotografia della piaga peggiore per la biodiversità è quella del nuovo Report Wwf ‘Bracconaggio Connection’ lanciato oggi per evidenziare l’urgenza della lotta a questo fenomeno.

La richiesta è di sostenere questa battaglia , portata avanti dal Wwf in Italia e nel mondo, aderendo alla Campagna ‘SOS Animali in trappola’ con una donazione attraverso la numerazione solidale 45590 attiva fino al 20 maggio.

I fondi raccolti serviranno a finanziare la difesa attiva sul territorio dando più strumenti alle Guardie volontarie Wwf e ai loro ‘colleghi’ ranger in Asia dotandoli di attrezzature e tecnologie più sofisticate per monitorare e proteggere tigri e altre specie in pericolo.

Verranno incrementati, spiega il Wwf, i campi antibracconaggio nelle aree ‘calde’ dei crimini di natura in Italia assicurando una sorveglianza capillare, anche con l’aiuto di camera-trap, distruggendo archetti, lacci e altri tipi di trappole, sequestrando armi illegali e altri strumenti di morte, salvando così la vita di migliaia di animali.

La maratona in difesa degli animali ‘in trappola’ si chiude domenica 20 maggio con la Giornata delle Oasi: visite e attività gratuite in 100 aree protette dal WWF in Italia, evento che quest’anno rinnova la partecipazione delle Riserve gestite da Carabinieri/Corpo Forestale che verranno anch’esse aperte gratuitamente al pubblico.

Il duro colpo alla biodiversità dato dai criminali di natura ha origine ben precise: il Wwf ha identificato le 10 ‘cause’ la cui miscela diventa esplosiva per un fenomeno mondiale e che colpisce duramente anche l’Italia, vera e propria area ‘trappola’ per specie migratrici, lupi e orsi.

Ad alimentare l’escalation del bracconaggio globale c’è sicuramente il bisogno di facili guadagni da parte di popolazioni povere spinte anche dalla domanda di ‘natura’ proveniente da paesi ricchi, ma sotto forma di prodotti illegali: è il benessere dei paesi più ricchi, soprattutto Asia, ad ‘armare’ i bracconieri e alimentare un crimine illegale che si pone al 4’ posto dopo quello di droga, beni contraffatti e traffico esseri umani.

Se un tempo il bracconaggio veniva praticato in forma ridotta, negli ultimi anni questo si è trasformato in un business globale che si avvale di reti criminali organizzate e che in parallelo svolgono altri business illegali, come armi e droga. Il mercato nero viaggia anche sul web: questo nuovo strumento di commercio ha visto crescere del 70% i prodotti di fauna selvatica venduti illegalmente su internet. I crimini di natura si associano spesso ad altri gravissimi, tra cui delinquenza, attività terroristiche, immigrazione illegale.

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