25 aprile, Mattarella all’Altare della patria un anno dopo: “Rimanere uniti ora più che mai”

Sergio Mattarella, domani, non sarà più solo a salire le scale dell'altare della Patria per deporre la tradizionale corona ai piedi del monumento del Milite ignoto.

Foto Francesco Ammendola/Ufficio Stampa Quirinale/LaPresse05-09-2020 Ravenna, ItaliaPoliticaIl Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Ravenna visita il monumento a Dante Alighieri,in occasione dell'apertura dell'anno celebrativo per il settimo centenario della morte. DISTRIBUTION FREE OF CHARGE - NOT FOR SALE
Foto Francesco Ammendola/Ufficio Stampa Quirinale/LaPresse05-09-2020 Ravenna, ItaliaPoliticaIl Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Ravenna visita il monumento a Dante Alighieri,in occasione dell'apertura dell'anno celebrativo per il settimo centenario della morte. DISTRIBUTION FREE OF CHARGE - NOT FOR SALE

ROMA – Sergio Mattarella, domani, non sarà più solo a salire le scale dell’altare della Patria per deporre la tradizionale corona ai piedi del monumento del Milite ignoto. L’immagine solitaria del capo dello Stato, lo scorso 25 aprile, con la mascherina in volto e una piazza Venezia deserta, è conservata nella memoria collettiva del lockdown e della lotta alla pandemia. Domani, alla vigilia della prima parte del percorso di riapertura del Paese, Matterella avrà al suo fianco, ad aspettarlo come di consueto ai piedi della scalinata, il premier Mario Draghi, i presidenti delle Camere, Roberto Fico ed Elisabetta Alberti Casellati, e il presidente della Consulta, Giancarlo Coraggio. Il presidente della Repubblica, mentre sia le forze politiche che i cittadini si dividono, chiede unità. “Ora più che mai è necessario rimanere uniti in uno sforzo congiunto che ci permetta di rendere sempre più forti e riaffermare i valori e gli ideali che sono alla base del nostro vivere civile, quel filo conduttore che, dal Risorgimento alla Resistenza, ha portato alla rinascita dell’Italia”, scrive nel messaggio inviato inviato alle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, in occasione del 76° anniversario della Liberazione.

Per vincere la sfida, un anno dopo e nel pieno della campagna vaccinale, Mattarella richiama ai valori di “rinascita, unità, coesione e riconciliazione nella nuova Costituzione Repubblicana”, che “guidarono la ricostruzione nel dopoguerra e che ci guidano oggi verso il superamento della crisi determinata dalla pandemia che – sottolinea – oltre a colpirci con la perdita di tanti affetti, mette a dura prova la vita economica e sociale del Paese”.

Le limitazioni, sia pur minori, ci saranno anche quest’anno ma il Capo dello Stato ricorda “con uguale intensità” il sacrificio “di migliaia di connazionali che hanno lottato nelle fila della Resistenza e combattuto nelle truppe del Corpo Italiano di Liberazione, di quanti furono deportati, internati, sterminati nei campi di concentramento e delle donne e degli uomini di ogni ceto ed estrazione che non hanno fatto mancare il loro sostegno, pagando spesso duramente la loro scelta”.

Per celebrare il 25 aprile, domani Draghi sarà invece al Museo storico della Liberazioni e poi, insieme alle principali cariche istituzionali, parteciperà alla tradizionale cerimonia al Quirinale. Anche quest’anno in streaming.

Di Nadia Pietrafitta

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