25 aprile, Sala: “Difficile non pensare all’Ucraina e alla guerra di Putin”

"Abbiamo tutti sentito le parole di Liliana Segre: è difficile non pensare alla guerra in Ucraina in questa festa della liberazione".

Foto LaPresse - Claudio Furlan Nella foto: Beppe Sala

MILANO – “Abbiamo tutti sentito le parole di Liliana Segre: è difficile non pensare alla guerra in Ucraina in questa festa della liberazione. Ha ragione. Un dibattito ampio, a volte aspro, si sta svolgendo tra persone e organizzazioni, in merito a cosa può fare e a cosa sta facendo l’Italia per il conflitto scatenato da Vladimir Putin contro l’Ucraina.

Ci sono state e ci sono polemiche, discussioni. La mia, è una posizione chiara: la nostra liberazione non è stata conquistata con le parole e la resistenza non è stata fatta senza sofferenze. E’ la mia posizione”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Beppe Sala, dal palco della manifestazione nazionale per il 25 aprile a Milano.

“E’ ovviamente giusto che si discuta, si deve discutere: è il sale della democrazia e della politica – ha aggiunto Sala – . Però c’è qualcosa che non si può tollerare né discutere. La libertà va difesa. E’ un valore assoluto, che va sempre difeso, senza cedimenti e con intransigenza”.

“Lo dico davanti a tutte e tutti voi, oggi, in questo giorno di festa, in questo giorno che per tutti noi è sacro: non c’è più spazio per l’ambiguità – ha proseguito il sindaco Sala – Non ci può essere ambiguità a proposito di nazismo e fascismo. L’identità nostra, del nostro Paese e del nostro continente è precisa: non c’è spazio, non ci deve essere spazio per il fascismo.Lo diciamo chiaro e tondo: basta ambiguità!”.

LaPresse

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