Bramini pronto a diventare consulente di Di Maio: “Bisogna riformare la legge fallimentare”

Per il nuovo consulente bisogna revisionare completamente la legge fallimentare. Non si può più fallire per colpa dello Stato e trovarselo come nemico

Sergio Bramini e Luigi Di Maio (Foto Vincenzo Livieri - LaPresse 02-06-2018)

Roma (LaPresse) – “Bisogna revisionare completamente la legge fallimentare. Non si può più fallire per colpa dello Stato e trovarselo come nemico. E poi occorre rimettere mano alle legge 119/2016, togliendo le modifiche all’articolo 560 (una delle norma del codice di procedura civile che regola le esecuzioni immobiliari ndr). Ci sono state decine di suicidi di imprenditori nel 2017 e non ne parla nessuno. Qui falliscono 320 imprese al giorno, questa moria deve cessare”. Così in un’intervista a Repubblica Sergio Bramini, l’imprenditore che sarà consulente di Luigi Di Maio al ministero dello Sviluppo economico.

Bramini ha spiegato che Di Maio lo ha chiamato nei giorni scorsi. “Poi ho sentito venerdì il senatore Paragone che mi ha confermato la volontà di procedere a questo incarico – ha detto Bramini a ‘Repubblica’ – anche Salvini era d’accordo“.

L’investitura di Luigi Di Maio

Appena pochi giorni fa Luigi Di Maio, intervenendo sul palco della manifestazione M5S in piazza della Bocca della Verità, presentò l’imprenditore che a causa di un fallimento – sebbene avesse 4 milioni di credito con lo Stato – ha perso la casa in seguito a un pignoramento: “Da lunedì Sergio Bramini è esperto dello Sviluppo economico. Verrà a lavorare da me al ministero come consulente perché grazie alla sua esperienza eviteremo tanti altri errori“.

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