I migranti salvati non possono sbarcare in Italia, Alemanno: “Gesto di coraggio”

L'ex sindaco di Roma plaude al blocco navale deciso da Salvini: "Anche tecnicamente è corretto, è Malta il porto di primo sbarco". Non si gioca sulle pelle di quei migranti: sono già in salvo; è l'Europa che dovrebbe battere un colpo

Gianni Alemanno
Gianni Alemanno

ROMA – Che i migranti salvati non possano sbarcare in Italia, per Alemanno, è cosa buona e giusta. Tesse le lodi del ministro dell’Interno Salvini e spiega le ragioni di chi, una volta assodato che i migranti sono fuori pericolo di vita, tira le orecchie all’Europa. L’ex sindaco di Roma è uno dei pochi, a destra, ad avere il coraggio di uscire allo scoperto. Da sinistra, invece si stanno invece già fiondando sulla notizia, come mosche sul miele.

Le parole di Alemanno: “Da Salvini gesto di coraggio che tutti aspettavamo”

Chiare le parole di Alemanno: “La chiusura dei porti italiani alla Nave Acquarius carica di clandestini è quel gesto di coraggio che tutti ci aspettavamo. Questo è l’unico modo per fermare l’invasione degli immigrati che da anni investe l’Italia. Tra l’altro con un provvedimento formalmente ineccepibile visto che l’Acquarius in questo momento sta incrociando al largo di Malta, che quindi è il porto di primo sbarco per il salvataggio di naufraghi”.

“Il blocco navale è l’unica strada”

Il ricatto del salvataggio di persone usate come ‘scudi umani’ dai trafficanti di schiavi non può valere per sempre e ogni cedimento su questa linea non rappresenta nient’altro che un incentivo a continuare con gli sbarchi, mettendo in pericolo altre vite umane. Il blocco navale è l’unica strada, anche se dolorosa, per fermare sia l’invasione sia le stragi di migranti in mare”.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome