Coree, Trump e Kim a Singapore per il summit: “Il mondo ci guarda”

Il leader nordcoreano Kim Jong Un e il presidente Usa Donald Trump sono atterrati a Singapore, dove martedì si terrà lo storico vertice bilaterale con l'arsenale nucleare di Pyongyang in discussione.

US President Donald Trump walks down the stairs after Air Force One arrived at Paya Lebar Air Base in Singapore on June 10, 2018 ahead of his planned meeting with North Korea's leader. Kim Jong Un and Donald Trump will meet on June 12 for an unprecedented summit in an attempt to address the last festering legacy of the Cold War, with the US president calling it a "one time shot" at peace. / AFP PHOTO / SAUL LOEB

Singapore, 10 giu. (LaPresse) – Il leader nordcoreano Kim Jong Un e il presidente Usa Donald Trump sono atterrati a Singapore, dove martedì si terrà lo storico vertice bilaterale con l’arsenale nucleare di Pyongyang in discussione. Un incontro che il presidente statunitense ha definito “un’occasione unica” per la pace. L’obiettivo del tycoon è contribuire alla fine della guerra di Corea 65 anni dopo l’armistizio, arrivando a smantellare gli arsenali nucleari della Corea del Nord. Un traguardo ambizioso che “richiederà tempo”, ha avvertito Trump, spiegando però che gli basterà “un minuto” per capire se Kim ha intenzioni serie. “I colloqui assicurino un futuro di pace per la penisola coreana e per il mondo intero”, ha auspicato Papa Francesco durante l’Angelus in piazza San Pietro, inviando “all’amato popolo coreano un pensiero di amicizia e la mia preghiera”.

l’arrivo

Kim è arrivato a Singapore a bordo di un Air China 747, decollato da Pyongyang in mattinata e apparentemente diretto a Pechino, che ha poi cambiato destinazione. È stato accompagnato nel centro della città-stato a bordo di una limousine Mercedes-Benz, scortata da un convoglio di oltre 20 veicoli. Ha incontrato il primo ministro di Singapore, Lee Hsien Loong, ringraziandolo per aver organizzato l’evento. Il governo locale è pronto a spendere una cifra che si aggira attorno ai 20 milioni di dollari per i costi del vertice. “È un prezzo che abbiamo il desiderio di pagare”, ha detto Lee, presentando la mossa come “il nostro contributo a uno sforzo internazionale che è nei nostri profondi interessi”. “Se il vertice diventa un successo, gli sforzi di Singapore passeranno alla storia”, ha detto Kim. “Il mondo intero ci sta guardando – ha aggiunto -. Grazie ai vostri sforzi sinceri siamo stati in grado di completare i preparativi”.

L’Air force one di Trump è atterrato nel pomeriggio al termine di un lungo volo dal Canada dopo aver preso parte al G7 e ha detto ai funzionari che lo hanno accolto di sentirsi “molto bene” in vista del faccia a faccia. Lunedì vedrà a sua volta il premier di Singapore. Washington chiederà la denuclearizzazione completa, verificabile e irreversibile della penisola. “Il minimo risultato sarebbe l’avvio del dialogo”, ha comunque ammesso il presidente Usa. Il Segretario di Stato americano, Mike Pompeo, ha dichiarato la scorsa settimana che sono stati compiuti progressi nel mettere insieme le due parti. Trump, tuttavia, ha più volte lasciato intendere che si affiderà al suo istinto e alle sensazioni, più che al lavoro diplomatico. A Singapore intanto le autorità hanno imposto severe misure di sicurezza intorno alla sede del summit e agli hotel di lusso in cui i leader alloggiano (Trump dormirà allo Shangri-La, Kim al St. Regis), inclusa l’installazione di numerose piante in vaso al di fuori della suite da 300 metri quadrati di Kim per ostacolare la visuale ai giornalisti.

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