Rai, Fico: “Sulle nomine si badi al merito, la politica ne resti fuori”

Le dichiarazioni del presidente della Camera sui nomi che saranno al vertice dell'azienda pubblica televisiva

In foto il Presidente della Camera dei deputati Roberto Fico

ROMA (LaPresse)Roberto Fico, presidente della Camera, affronta il tema spinoso delle nomine Rai.

Fico si esprime sulle nomine Rai.

Il tema del servizio pubblico radiotelevisivo l’ho seguito per cinque anni da presidente della commissione di Vigilanza Rai. Avendo come unica stella polare l’autonomia e l’indipendenza della Rai dalla politica, perché questo è il senso del servizio pubblico. È qualcosa a cui ho lavorato con costanza e ostinazione, in cui credo profondamente”. Lo dichiara il presidente della Camera.

Prosegue Fico: “Nelle prossime settimane, secondo la legge approvata nella scorsa legislatura dal Parlamento, sarà ancora la politica a scegliere i componenti del consiglio di amministrazione di viale Mazzini. Due saranno votati dalla Camera, due dal Senato, due, oltre all’amministratore delegato, scelti dal Governo. Più un settimo componente eletto dai dipendenti. Il modo in cui la politica si comporterà rispetto a questo percorso sarà il primo vero banco di prova della legislatura.” Lo scrive su facebook il presidente della Camera, Roberto Fico.

Un invito alle forze politiche: “Serve autonomia di giudizio”.

Il presidente rivolge inoltre un appello alle forze politiche. “Faccio un appello vigoroso a tutto l’arco parlamentare. Occorre un salto culturale, è necessario rifiutare la logica dell’appartenenza. Per premiare esclusivamente merito, competenze, capacità di visione del servizio pubblico. Se la scelta degli amministratori deve essere il frutto di un ragionamento alto, così anche tutta l’organizzazione interna della Rai deve essere stabilita esclusivamente dai vertici del servizio pubblico scelti dal Parlamento, dal Governo e dai dipendenti. Nella loro autonomia di giudizio: non devono esistere consiglieri, direttori o vicedirettori appartenenti ad aree politiche”.

E conclude: “La politica ne resti fuori, dia finalmente un segnale forte di cambiamento. In caso contrario saremmo davanti a un vero e proprio fallimento“.

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