Lotta allo spaccio a colle Oppio: 5 pusher in manette

Lotta allo spaccio a colle Oppio, 5 pusher arrestati. E' di circa 1300 dosi di droga, tra hashish e marijuana sequestrate. Il bilancio dei servizi antidroga effettuati nelle ultime ore dagli agenti del Commissariato Esquilino di Roma

Foto LaPresse - Matteo Corner

ROMA (LaPresse) – Lotta allo spaccio a colle Oppio, 5 pusher arrestati. E’ di circa 1300 dosi di droga, tra hashish e marijuana sequestrate. Il bilancio dei servizi antidroga effettuati nelle ultime ore dagli agenti del Commissariato Esquilino di Roma, diretto da Giuseppe Moschitta, nella zona del Parco di Colle Oppio. Il continuo monitoraggio del fenomeno dello spaccio effettuato dai poliziotti del commissariato, aveva fatto riscontrare negli ultimi tempi una recrudescenza del fenomeno. Immediati sono scattati i servizi di appostamento, che hanno consentito di documentare lo stratagemma utilizzato dai pusher per poter spacciare la droga con il minimo rischio.

E’ lotta contro lo spaccio nella Capitale

Il ‘modus operandi’ utilizzato prevedeva una precisa ripartizione dei compiti. Alcuni di loro, infatti, avevano il compito di ricevere le ordinazioni, altri riscuotevano il danaro, altri ancora consegnavano lo stupefacente. La consegna veniva effettuata senza il classico passaggio di mano in mano, ma facendo cadere in terra le dosi, che venivano poi raccolte dagli acquirenti, proprio per cercare di passare inosservati. La droga era interrata in alcune buche, realizzate nelle parti più nascoste del parco, spesso ricoperte da una fitta vegetazione.

Tutti questi accorgimenti, però, non sono serviti ai pusher per restare impuniti. Gli investigatori della Polizia di Stato, dopo aver scoperto il meccanismo, sono passati all’azione. Grazie anche all’ausilio dei cani antidroga, che hanno permesso di rinvenire circa 1300 dosi di hashish e marijuana, pronte per lo spaccio. Gli agenti sono riusciti a cogliere in flagrante i 5 pusher, 4 extracomunitari ed un italiano. Età compresa dei 5 ragazzi tra i 20 ed i 32 anni, che sono quindi finiti in manette. Per tutti, il reato contestato è la detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti.

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