Roma, Associazione 21 luglio: “Sgombero gravissimo del Camping River, da Corte nessuna retromarcia”

La difesa dei volontari contro l'atto di sgombero

Il Camping River (Foto Vincenzo Livieri - LaPresse)

Roma (LaPresse) – E’ scattato all’alba lo sgombero del Camping River di via tenuta Piccirilli, sulla Tiberina, a Roma. Sul posto decine di auto della polizia locale, con gli agenti al lavoro per liberare il campo. Le operazioni sono ancora in corso.

Ci troviamo di fronte ad una gravissima violazione del governo italiano di fronte alla Corte per i Diritti dell’Uomo di Strasburgo. Un precedente unico e gravissimo“. Così il presidente dell’Associazione 21 luglio, Carlo Statolla, commenta al telefono con LaPresse la notizia dello sgombero in corso presso l’insediamento del Camping River.

La difesa dell’Associazione 21 luglio

È totalmente infondata la notizia riportata su Il Messaggero secondo cui ‘la sospensiva della Corte europea dei diritti dell’uomo, che scadrebbe domani, sarebbe stata sbloccata per via di un’emergenza igenico sanitaria’ – aggiunge – siamo in contatto con la Corte di Strasburgo e ci hanno confermato che non c’è stata alcuna retromarcia“.

Se le notizie sono confermate la situazione è senza precedenti. D’altronde dopo le parole di ieri del ministro dell’Interno tutto ciò non stupisce“, prosegue Stasolla.

La chiusura dell’insediamento, che un’ordinanza firmata dalla sindaca di Roma prevedeva per domani, era stata sospesa martedì a seguito del ricorso presentato dall’Associazione 21 luglio, che nella vicenda rappresenta tre abitanti del campo.

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