Diciottenne violentata due volte, l’ultima gaffe della Picierno: “E’ colpa di Salvini”. Ma era in carica Minniti

A marzo era ancora operativo il governo Gentiloni

ROMA – L’ennesima gaffe di Pina Picierno. Su Twitter, l’europarlamentare del Partito Democratico si è lanciata in una forsennata quanto strumentale critica nei confronti del ministro degli Interni Matteo Salvini: “A Napoli una 18enne inglese violentata due volte la stessa sera, anche dal soccorritore. Ogni giorno violenza sulle donne e stupri. Non se ne può più. È questa la sicurezza che garantisce il Ministro dell’Interno? Salvini lasci stare la propaganda e si occupi dei problemi veri“. Lasciando solo per un secondo da parte l’inopportunità di strumentalizzare un così grave fatto di cronaca pur di attaccare un avversario politico, la gaffe e, soprattutto, l’autogol della renzianissima esponente Pd è dietro l’angolo. Lo stupro subito dalla ragazza inglese a Napoli risale allo scorso marzo, quando il governo Lega-5 Stelle non era nemmeno ancora un’ipotesi e quando, formalmente, era ancora in carica il governo Gentiloni con Marco Minniti agli Interni. Una strumentalizzazione, una gaffe e un autogol in un solo tweet. Un capolavoro, una figuraccia, l’ennesima, targata Pina Picierno. Chapeau.

La strumentalizzazione della Picierno, la gaffe e lo scherno del web

A far notare l’autorete alla Picierno, prima di tutti, ci ha pensato un utente del social: “Lo stupro risale a Marzo, quando si erano appena svolte le elezioni e nessun governo ancora si prospettava all’orizzonte, anzi tecnicamente il Ministro degli interni era Minniti e il premier in carica era Gentiloni”. Ma le critiche all’europarlamentare campana non sono solo di carattere goliardico o temporali. Innanzitutto, sull’inopportunità di strumentalizzare uno stupro o un presunto stupro per attaccare un avversario politico. Sia esso Matteo Salvini o qualcun altro, il discorso non cambia. Anzi, non aiuta affatto a sollevare la (poca) credibilità dell’opposizione Pd in questo momento. Ma soprattutto, ed è la critica più comune, le parole della Picierno sono sulla stessa falsariga del linguaggio e dei metodi che, goffamente, l’europarlamentare vorrebbe attaccare e condannare.

Quando la sinistra insegue la destra e perde

 “Ti proponi con gli stessi registri e logiche di un Salvini che dovresti combattere, in più lo fai male e ci pianti una figuraccia. Quale fronte vorreste fare?”, scrive un utente social. Ed effettivamente, a lasciare perplessi sono le metodiche con cui Pina Picierno ha attaccato Salvini. Sono le stesse adottate dal leder della Lega. Con tante differenze, soprattutto una: Salvini lo sa fare meglio. Il tonfo culturale, a sinistra, sembra essere proprio questo. La destra ha trovato un proprio linguaggio, una linea politica. La sinistra, per ora, no. Al massimo imita gli avversari e lo fa anche male. Questa strategia paga? Prendendo a conforto i dati del referendum del 4 dicembre 2016 e del 4 marzo 2018 no. Non pagano affatto.

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