Roma, scoperte oltre 600 piante di marijuana: tre in manette

I tre sono stati arrestati per produzione, traffico e detenzione di stupefacenti

ROMA (LaPresse) – L’indagine ha inizio quando, personale del reparto volo della Polizia di Stato durante un servizio di perlustrazione aerea, ha individuato nella zona di Vitinia, sul fiume Tevere, un appezzamento di terreno. L’area di vasta dimensione era abilmente celata tra la vegetazione. E adibita a coltivazione di piante di cannabis.

La segnalazione nella zona di Vitinia

La segnalazione di quanto scoperto, è stata così trasmessa al commissariato ‘Spinaceto’ diretto da Claudio Cacace, competente per quel territorio. Da subito sono state messe in atto le procedure per verificare che tale coltivazione non comportasse un’attività illecita.
Il primo sopralluogo è stato effettuato dagli investigatori con l’aiuto della squadra nautica della Questura. Che li ha accompagnati poi verso l’obiettivo ubicato sull’argine del Tevere. E raggiungibile con molta difficoltà via terra e non visibile ad un primo sguardo.

Oltre 600 piante sequestrate a Roma

Le piante, oltre 600 esemplari, di varie misure e diverso stato di maturazione, erano disposte in filari e irrigate grazie ad un artigianale ma funzionale sistema di irrigazione. Questo era fornito di una pompa sommersa che pescando dal vicino fiume, alimentata tramite un generatore portatile. E provvedeva ad assicurare la riserva d’acqua. Affinché le piante potessero crescere nel migliore dei modi. Gli agenti a quel punto, dopo aver prelevato una piccola quantità di vegetale e fatto analizzare hanno avuto la certezza che quella coltivazione di cannabis fosse illegale.

L’intervento delle forze dell’ordine

Ieri mattina i poliziotti hanno deciso di intervenire. Sul posto, in sinergia tra di loro, oltre al Reparto Volo di Pratica di Mare e gli investigatori del commissariato Spinaceto, sono intervenute anche le unità cinofile, la squadra nautica, quella fluviale e la polizia scientifica, tutti coordinati dal dr. Massimo Improta, dirigente dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico.

La perlustrazione

Durante la perlustrazione, vicino alla piantagione, sono state scoperte alcune abitazioni rudimentali abitate. In una di queste vi era una coppia di romeni identificati per L.I. di 37 anni e P.R. 56enne. Un terzo soggetto è stato identificato all’interno di un’altra abitazione rudimentale. L.G. romeno di 40 anni. Sul posto è stato sequestrato un generatore elettrico utilizzato per alimentare la pompa per l’irrigazione del campo. Poco distante, all’interno di un manufatto rurale, i poliziotti hanno rinvenuto anche un ingente quantitativo di foglie essiccate.

Sequestrata anche una coltivazione di canapa indiana

Nel corso della bonifica il personale del Reparto Volo individuava anche un altro appezzamento di terreno adibito a coltivazione di canapa indiana. Con tanto di sistema di irrigazione mediante pompa sommersa alimentata da un generatore portatile. Su disposizione dell’ autorità giudiziaria gli agenti hanno provveduto alla distruzione e alla campionatura della coltivazione. I tre stranieri, accompagnati negli uffici di polizia, sono stati arrestati per produzione, traffico e detenzione di stupefacenti.

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