Lucano lascia Riace, divieto di dimora per il sindaco

Il ‘sistema’ che ha portato nel paesino calabro è stato ritenuto illegale dalla procura di Locri. Ancor prima degli inquirenti, però, è stato il Dipartimento dell’immigrazione del Viminale ad evidenziare delle anomalie nella gestione

Photo Adriana Sapone/LaPresse

RIACE – Ha lasciato il paese alle sei di questa mattina. Domiciliari revocati per Domenico Lucano. Per il sindaco il tribunale del Riesame ha scelto un’altra misura cautelare: il divieto di dimora. Il sindaco, per ora, non potrà risiedere nella sua Riace.

Il ‘sistema’

Il ‘sistema’ che ha portato nel paesino calabro è stato ritenuto illegale dalla procura di Locri. Ancor prima degli inquirenti, però, è stato il Dipartimento dell’immigrazione del Viminale ad evidenziare delle anomalie nella gestione. Incongruenze e ombre che hanno spinto il ministero dell’Interno, già in estate, a sgomberare lo Sprar, ordinandone la chiusura, lo stop ai finanziamenti e il trasferimento dei migranti.

Il caso politica

Il caso giudiziario si è trasformato in una battaglia politica. Con Lucano ci sono i sindaci Luigi De Magistris e Leoluca Orlando che lo hanno invitato nelle loro città, Napoli e Palermo.

Lucano, secondo gli inquirenti, è stato al vertice di una presunta associazione a delinquere  messa in piedi per favorire l’immigrazione clandestina.

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