Tav, Fassino al M5S: “Con i ‘no’ soffocano Torino e bloccano l’Italia”

Secondo il dem, "in ogni tempo e in ogni nazione la crescita è sempre stata trainata dagli investimenti nella mobilità"

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse

MILANO (LaPresse)“Non si governa una nazione, né una grande città dicendo solo dei No. Così si blocca l’Italia, si soffoca Torino”. Così l’ex sindaco di Torino e dem Piero Fassino alla vigilia della discussione di lunedì in consiglio comunale di un odg della maggioranza 5 stelle contraria alla Torino-Lione.

Fassino contro il M5S

“Su iniziativa del Gruppo di 5Stelle il Consiglio Comunale di Torino si appresta a votare un ordine del giorno per il blocco della Tav. Anche la Sindaca Appendino l’ha sottoscritto. E sapendo di compiere un atto che pregiudica fortemente gli interessi della città’, fugge a Dubai. Un No privo di qualsiasi ragione e fondato sul pregiudizio e l’ignoranza”, prosegue Fassino.

“Si tratta la Tav come se fosse una ferrovia locale, quando invece è una tratta del “corridoio mediterraneo” che collegherà la Russia all’Atlantico. Un asse strategico per la mobilità di persone, merci, tecnologie e lungo il quale si concentrerà una grande mole di investimenti industriali, terziari, logistici”, aggiunge.

Bloccare la Tav significa frenare lo sviluppo

“Un’ opera su cui – proprio per la sua importanza – l’Unione Europea ha investito risorse pari al 40% dell’investimento. Un’opera essenziale per Torino e per il Piemonte che – per la loro posizione geografica – hanno bisogno di infrastrutture che evitino il rischio della marginalità”, dice Fassino.

Le tesi dell’ex sindaco di Torino

“A chi oggi dice No, consiglio di leggere il discorso con cui Cavour propose la costruzione del traforo del Frejus. E visto che la Giunta ha celebrato i morti dei moti popolari suscitati nel 1864 dallo spostamento della capitale, dovrebbe sapere che il traforo del Frejus fu proprio una delle opere strategiche con cui Torino, perso il ruolo di capitale istituzionale, si rilanciò come capitale industriale”, afferma Fassino.

“In ogni tempo e in ogni nazione la crescita è sempre stata trainata dagli investimenti nella mobilità. Con le grandi spedizioni marinare si cambiò il mondo. Con le ferrovie gli Stati Uniti conquistarono il west. La rivoluzione industriale in Europa fu trainata dalle locomotive. E anche oggi è così: il Tunnel sotto la Manica, il ponte che collega Danimarca e Svezia, il ponte sul Tago a Lisbona, l’alta velocita in tutta Europa, sono lì a dimostrare che le infrastrutture sono essenziali e irrinunciabili per promuovere sviluppo, attrarre investimenti, creare lavoro, intensificare i commerci”, sottolinea l’ex sindaco di Torino.

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