Torna il maltempo, in Alto Adige e Val d’Aosta 4 morti

Diramata una nuova allerta meteo fino a domani in varie regioni

Foto Andrea Di Grazia/LaPresse 23-1-2017 cronaca Catania Allerta meteo con codice rosso, allagamenti e mezzi bloccati in varie parti della città Photo Andrea Di Grazia/LaPresse 23-1-2017 news Catania (IT) Weather alerts with code red, flooding and transport stranded in various parts of the city

BELLUNO – Dopo una piccola tregua, il maltempo è tornato ad abbattersi con forza in tutta Italia. È tornata l’allerta meteo in diverse Regioni e, purtroppo, è salito il bilancio delle vittime.

Le vittime

Due pensionati del Torinese hanno infatti perso la vita a causa della caduta di un albero che si è abbattuto sulla loro auto. Si tratta di Giuseppe Rosso di 74 anni e Miriam Curtaz, di 73, morti nella Valle di Gressoney.

Un’altra vittima, invece, in Alto Adige dove un 53enne colpito lunedì da un albero in Val Venosta è morto all’ospedale di Bolzano. Mentre in Val Badia un 81enne è precipitato dal tetto della sua abitazione dove era salito per sistemare i danni causati dal vento.

Il maltempo, con fenomeni intensi, è tornato dunque a interessare quasi tutte le regioni al punto tale che nel Veneto e in gran parte del centro della penisola è stata diramata una nuova allerta meteo.

L’allarme della protezione civile

L’allarme, nello specifico, è arancione nel Lazio, in Liguria e in Sicilia, e gialla per Toscana, Campania e Piemonte.

Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio, ha firmato l’atto per la dichiarazione dello stato di calamità.  Particolarmente difficile la situazione nel Bellunese dove la caduta di alberi e rami ha portato alla chiusura di diverse strade principali e secondarie. Ma è in tutto il Veneto che la Protezione civile ha diramato l’allerta meteo, arancione per la rete idraulica principale e rossa per la rete idraulica secondaria. Questo fino alle 14 di domani 2 novembre e per le province di Belluno, Treviso, Vicenza e Verona, relativamente ai bacini dell’Alto Piave, del Piave pedemontano, dell’Alto Brenta, Bacchiglione e Alpone.

Insomma c’è poco da stare sereni, soprattutto nelle prossime ore. La situazione era e resta piuttosto delicata ma si lavora perché le conseguenze non siano drammatiche come quelle verificatesi, purtroppo, nei giorni scorsi.

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